Castellaro di Vezzola (insediamento castelliere)

Zignago, PERIODIZZAZIONI/ ARCHI DI PERIODI/ Età del Bronzo finale; Seconda Età del Ferro

Il castellaro di Vezzola si trova sul pianoro sommitale di un’altura (512.4 m s.l.m.), identificata dal toponimo Poggio Castellaro, che sorge isolata al centro della vallecola del Rio Casseruola, a sud-est dell’abitato di Vezzola. Il sito, oggetto di indagini archeologiche negli anni 1980-1981, ha restituito, in corrispondenza di una piccola piana, una sequenza stratigrafica in cui si distinguono quattro fasi di occupazione, due risalenti all'Età del Bronzo Finale e due alla seconda Età del Ferro, separate da un periodo di abbandono quasi completo. All'insediamento dell’Età del Bronzo è riferibile la presenza di edifici in materiale deperibile a pianta ovale o circolare, con focolare ubicato all'esterno e delimitato da uno zoccolo di argilla, testimoniata dal rinvenimento di buche per palo variamente distribuite. Lo scavo ha restituito anche macinelli e fusaiole oltre a manufatti ceramici che richiamano confronti con elementi protogolasecchiani e con la cultura di Canegrate. La presenza di manufatti connessi alla lavorazione della lana, come le fusaiole, evidenzia un’economia basata, almeno in parte, sulla pastorizia. La fase di frequentazione della seconda Età del Ferro, collocabile nella prima metà del II secolo a.C., è documentata da una capanna, di cui sono state individuate alcune buche di palo e le tracce del focolare, ricavato in una cavità scavata nel terreno. Fra i materiali ceramici relativi a questa fase prevale il vasellame in impasto con olle e ollette ovoidi, ciotole con vasca troncoconica e orlo decorato a tacche; il vasellame fine da mensa è rappresentato da pochi frammenti a vernice nera, mentre l’attestazione di anfore greco-italiche è indicativa dei contatti commerciali che coinvolgono con sempre maggiore intensità il portus Lunae, fra III e II secolo a.C. In occasione delle stesse indagini sono stati condotti anche scavi stratigrafici in corrispondenza dei resti di strutture murarie a secco, disposte secondo una configurazione che richiama una funzione difensiva. Gli esiti delle attività di scavo, che hanno interessato le fosse di fondazione delle murature, hanno permesso di riconoscere nell'impianto un complesso militare di epoca bizantina, posto sulla strada altomedievale Brugnato-Borgotaro

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