TANA DI BADALUCCO (giacimento in cavità naturale frequentazione antropica)

Pigna, Preistoria

La Grotta del Badalucco o Grotta del Tuvetto o del Torello è situata a circa 565 m slm, la grotta si apre a nord ovest di Pigna, in una località che viene denominata Murellae ; essa si trova sullariva sinistra del Rio Muratone, nel punto di confluenza con il Rio Corvo (entrambi sono affluenti del torrente Nervia. L'omonimia della denominazione "Grotta del Badalucco" con il paese di Badalucco, posto nell'entroterra di Arma di Taggia, ha talora generato confusione, portando a localizzare questa cavità nella Valle di Taggia (dove si trova invece la Tana del Bertrand) anziché in quella del Nervia. Risulta anche il nome Sgarbu di Barraico o Sgarbu di Barraüccu. L'ingresso, che si apre in una falesia calcarea, è rivolto a nord ovest, ha sezione approssimativamente ellittica ed è alto 6 m. L'ambiente interno è costituito da un corridoio che si sviluppa per circa 10 m prima di biforcarsi: a sinistra la cavità è rivolta a nord e probabilmente comunicava con l'esterno tramite l'apertura del Barraico II, oggi isolato; verso sud est, invece, si ha una diramazione piuttosto angusta, che si sviluppa per oltre 20 m. La grotta du oggetto di ricerche a partire dalla fine del XIX secolo: G.B. Amerano rinvenne un pugnale in selce attribuibile all'età del Rame e alcuni materiali riconducibili al Paleolitico; G. Caneva recuperò un certo quantitativo di resti scheletrici umani. Negli anni 1933 e 1934i due tratti interni del ramo principale della grotta vennero indagati nel corso di due campagne di scavo dirette da Hosmer Zambelli del Circolo scientifico Aldobrandino Mochi. Negli anni '60 del secolo scorso M. Ricci e F. Frediani dell'Istituto Internazionale di Studi Liguri eseguirono una serie di campagne di scavo nel sito rinvenendo numerose schegge e strumenti litici, alcuni dei quali riferibili al Musteriano, e una ventina di frammenti ceramici riconducibili alla Cultura dei Vasi a Bocca Quadrata, all'età del Rame e alla media/tarda età del Bronzo. Recenti sopralluoghi (2010) e brevi campagne di documentazone e campionamento condotte nel 2013 dalla Soprintendenza per i beni archeologici della Liguria, hanno permesso di rilevare la presenza di deposito ancora in situ all'ingresso e nella parte più interna della grotta

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