GROTTA DEL PONTE DI VARA (giacimento in cavità naturale deposizione funeraria, frequentazione antropica)
Il sito si trova nella piana di Pietra Ligure che si apre a nord della confluenza dei torrenti Maremola e Giusténice, alle falde del Monte Bruxacrava (269 m). Il primo saggio di scavo risale al 1885 e venne eseguito da Arturo Issel che scoprì alcune sepolture da lui definite "celto-liguri". (A. Issel, 1885). La grotta venne quindi sottoposta a tutela ai sensi della Legge 20 giugno 1909, n. 364. A partire dal 1982 sono state condotte, per oltre un decennio, nuove indagini, ricerche e campagne di scavo, in regime di concessione da parte dell'Istituto di Scienze Archeologiche dell'Università degli Studi di Genova (G. Odetti), che hanno documentato testimonianze di frequentazioni e sepolture di epoche diverse, che vanno dal Neolitico Antico all'Età romana Imperiale. E' stata inoltre evidenziata la presenza di depositi stratificati di età preistorica (Eneolitico ed Età del Bronzo), che si estendono anche nell'area antistante all'imboccatura della grotta
- OGGETTO giacimento in cavità naturale deposizione funeraria, frequentazione antropica
- LOCALIZZAZIONE Tovo San Giacomo (SV) - Liguria , ITALIA
- TIPOLOGIA SCHEDA Siti archeologici
- INTERPRETAZIONE Evidenze di carattere abitativo o sepolcrale secondo i periodi di frequentazione
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà privata
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0700309272-0
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le province di Imperia e Savona
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia della Liguria
- DATA DI COMPILAZIONE 2016
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DOCUMENTAZIONE ALLEGATA
copia del provvedimento di tutela (1)
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DOCUMENTAZIONE GRAFICA
planimetria (1)
planimetria (2)
planimetria (3)
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0