RIPARO BLANC-CARDINI (giacimento in cavità naturale frequentazione antropica, arte parietale)

Ventimiglia, Paleolitico superiore

Questa cavità si trova nel settore occidentale, tra la Grotta di Florestano e la Grotta del Caviglione, e più precisamente fra questa e il riparo Mochi. Indicata fino alla metà degli anni '70 del secolo scorso come "piccolo riparo ad Est dello scavo Mochi" o"fessura a Est del Riparo Mochi", il sito è stato recentemente denominato «Riparo Blanc-Cardini». Si tratta di una stretta fessura carsica, il cui fondo roccioso risale nettamenteverso l’interno, alta circa 2,8 m, larga 55 cm e profonda 2,6 m. È stata modellata dall’azione del mare in periodo interglaciale, come dimostrano fori di litodomi presenti in più punti, assumendo la forma di una grotta in miniatura. Risulta difficile stabilire con precisione il suo livello di base rispetto ai depositi archeologici che,un tempo, si stendevano ininterrottamente ai piedi della falesia. Infatti, dal tracciato della via Aurelia, ai forni a calce, alle cave, al tracciato della ferrovia, agli scavi archeologici, alle costruzioni moderne, vicissitudini di ogni genere hanno modificato i luoghi in epoca storica. Oggi è necessario salire circa 2-3 m a partire dal sentiero che costeggia la base della falesia. Al suo interno non è stata rilevata la presenza di deposito archeologico. Nel marzo 1971 G. Vicino scoprì al suo interno alcune centinaia di tratti, spesso profondamente incisi, disposti ai margini di piccole nicchie, buchi e fessure. Il livello di queste incisioni è relativamente costante, a circa 27-28 m slm. In base a quanto si conosce delle sequenze stratigrafiche,si può ipotizzare che siano state incise quandoi livelli a industrie dell’Epigravettiano si erano già in parte formati, in un arco cronologico compreso tra 19.000 e 12.000 anni cal BP

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