NECROPOLI ROMANA DI VIA DEI CAPPUCCINI (necropoli)

Sanremo, età romana imperiale

L'area, dove è ubicato il complesso tombale di via Dei Cappuccini, era già stata interessata da rinvenimenti, fatti verso la fine dell'Ottocento, di sepolcri ad incinerazione e di una moneta, emessa sotto il regno di Domiziano, la quale consentì di attribuire la tomba che la conteneva al periodo compreso tra l'82 e il 95 d.C. L'indagine archeologica condotta sul posto nel 1961 ha stabilito che le tombe della necropoli, di cui cinque erano già andate distrutte prima degli scavi (si sono conservate soltanto alcune suppellettili), del tipo «a cappuccina», erano state edificate tutte sopra la stessa fossa del rogo funerario ed erano stranamente prive dell'urna cineraria, forse a causa del persistere in ambito locale di un rito più antico a noi sconosciuto. Tra i vari corredi funerari rinvenuti all'interno delle tombe vi sono boccali, patere, olpi, coppe, una lucerna e una bottiglia vitrea, che attestano l'attribuibilità della necropoli pressapoco all'ultimo decennio del I secolo d.C., nel momento centrale dell'età imperiale romana nell'estremo Ponente ligure. Nella tomba n. 8 è costituita da una serie di lastre in pietra formanti una struttura «a tholos», sono stati rinvenuti diversi oggetti funebri, tra cui una patera, una coppa in terra sigillata sud-gallica, un'altra a pareti sottili, una lucerna a canale chiuso, un boccalino biconico, un'olpe in terracotta chiara, una bottiglia vitra di forma sferica e resti di un unguentario in vetro. Anche negli altri tumuli sono venuti alla luce interessanti reperti funerari, che confermano la particolare ricchezza e varietà delle suppellettili di questa necropoli. La necropoli di Via Cappuccini costituiva, con ogni probabilità, il confine occidentale del pagus sanremese, che, in base ai numerosi reperti ed edifici di epoca romana scoperti nel corso degli scavi archeologici, doveva rappresentare un nucleo abitato dalle discrete dimensioni. I reperti rinvenuti nella Necropoli sono oggi conservati nei locali del Museo Civico Archeologico di Sanremo

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