PIAZZA RICCI (strutture murarie, luogo di attività produttiva)

Pieve di Teco, ca XIII - ca XV

Nel corso dei lavori di restauro dell'Ex Caserma Manfredi e degli interventi di sistemazione nelle aree limitrofe, sono venuti in luce resti di murature in Piazza Ricci. In quest'area, adiacente all'Ex Caserma e attualmente adibita a giardini pubblici e lavatoi pubblici, è stata messa in luce una interessante sequenza stratigrafica. La stratigrafia più antica è formata da una serie di conoidi detritici di riporto; ad essa si sovrappone una paleosuperifice acciottolata delimitata da un elemento di contenimento laterale, costituito da una lastra di ardesia infissa verticalmente, interpretabile come una strada con il tipico andamento a "schiena d'asino", obliterata da un grande incendio. Segue la formazione di uno strato di abbandono (a questi strati appartengono i materiali più antichi databili tra XIII e XV sec, costituiti da frammenti ceramici di graffita arcaica tirrenica, maiolica arcaica e produzioni toscane di graffita a stecca verde). Nella parte sommitale dello strato di incendio è stata rinvenuta una moneta che riporta la data del 1654. Posteriormente all'incendio l'area viene quasi completamente occupata da una batteria di vasche per la calce, la cui attività dovette procedere per un certo periodo (i materilai rinvenuti coprono un periodo di tempo che va dal XIII sino al XX sec.)

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