Arma della Gastea (giacimento in cavità naturale deposizione funeraria)

Triora, Neolitico metà

L'Arma della Gastéa o Arma Mamela, situata nelle immediate vicinanze dell'abitato di Borniga, alla sinistra del rio omonimo, presenta un'apertura, di forma triangolare, costituita da calcari nummulitici del Luteziano ed è posta all'altezza di circa 1270 metri. La cavità è formata da una stretta galleria rettilinea che tende a restringersi progressivamente verso l'interno. L'anfratto era adibito a luogo di sepoltura collettiva in due distinti periodi, come attestano i corredi funebri rinvenuti nella grotta insieme alle ossa di non meno di quattro individui. L'occupazione più antica della grotta è attribuibile al Neolitico medio per la presenza di un unico frammento di orlo di vaso a bocca quadrata; allo stesso periodo dovrebbero risalire anche alcune piccole conchiglie marine forate per uso ornamentale ed alcune lamelle di fattura litica. Ad una fase più recente, collocabile tra il XIII e il XII secolo a. C., sono invece ascrivibili due spilloni in bronzo con capocchia di forma troncoconica forata, utilizzati per fermare vesti e mantelli all'altezza delle spalle

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