TANA DELLA VOLPE (giacimento in cavità naturale frequentazione antropica)

Triora, Protostoria

La Tana della Volpe è una piccola cavità che si apre a circa 750 m slm, alla sommità di un canalone detritico piuttosto scosceso, a sua volta sormontato da un alta parete rocciosa. Il sito fu scoperto nei primi anni Settanta, e una prima campagna di scavo fu intrapresa già nel 1972. Solo nel 1978 tuttavia le ricerche ebbero seguito, mettendo in luce un deposito di circa 150 m di spessore e dalla stratigrafia piuttosto ben conservata. Le ricerche si conclusero nel 1981, ma i risultati, benché indubbiamente interessanti, furono oggetto solo di una nota preliminare pubblicata nel 1980 e di alcune menzioni in pubblicazioni più generali. Il sito ha restituito un deposito stratificato della potenza di circa 1,50 m, conservando testimonianze che dal Neolitico Medio si protraggono fino all'età del Ferro. Su uno strato sterile (strato V) poggia un livello conservante frammenti scarsi di Vasi a Bocca Quadrata, che inquadrano lo strato IV nel Neolitico Medio. Gli strati superiori sono totalmente interessati da un ossario, con resti umani in giacitura caotica frammisti a frammenti ceramici. Lo strato III, in particolare, contiene numerosi frammenti di vasi globulari, pezzi di un olletta e numerosi esempi di trattamento a spazzola; sono inoltre presenti prese a linguetta e anse a listello orizzontale impostate sotto l'orlo. Lo strato II e quello superficiale conservano frammenti ceramici riconducibili all'età del Bronzo e all'età del Ferro. I reperti archeologici sono conservati presso il Museo Civico di Sanremo e presso il Museo di Triora

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