La località indicata con il toponimo “villa” è situata sul un’altura immediatamente soprastante Triora, sulle pendici occidentali della collina che domina l’abitato, attualmente interessata da una serie di terrazzamenti agricoli coltivati. In seguito alla segnalazione, da parte di abitanti del luogo, di ritrovamenti di materiale antico costituito da esigui frammenti di ceramica comune e, cosa assai più significativa, da un giavellotto a punta quadrata di età romana (pilum), la zona è stata oggetto di indagine da parte di Massimo Ricci e della sua equipe negli anni ’70. La ricognizione ha consentito di rintracciare altri frammenti di ceramica ascrivibili all’età romana, in corrispondenza dei muretti a secco dei terrazzamenti che interessano la parte finale delle pendici della collina, quasi all’altezza della strada che conduce al Monte Pellegrino. Purtroppo non è possibile localizzare esattamente il punto in cui sono avvenuti i primi ritrovamenti, tuttavia è probabile che si tratti della zona sommatale della collina, che, anche in relazione alla sua posizione strategica, presenta caratteristiche conformi all’occupazione romana del sito