Il sito è ubicato sulla sommità di un piccolo poggio, lungo il versante occidentale del complesso di Monte Bignone. Si tratta di una necropoli di tombe a tumulo, di cui il più grande è stato scavata negli anni '80-'90 del secolo scorso dal Gruppo Ricerche del Museo di Sanremo (IISL). Il tumolo n. 1 è un grande monumento funerario (diametro di 14 m) del tipo "a circolo", con cumulo di pietrame originariamente coperto da terra. Il cricolo perimetrale è formato da da grandi lastre di arenaria poste di piatto lungo l'asse pianeggiante del poggio, di taglio nei lati est ed ovest dove inizia il pendio. L'anello di pietre doveva avere una duplice funzione: delimitare l'area sacra sepolcrale e di contenimento dei materiali di copertura. Al centro del monumento, lungo l'asse della collinetta, ma in posizione leggermente asimetrica rispetto al centro del cerchio, è stato messo in luce un basamento di pietre di forma ovale. Sono stati rinvenuti, sparsi sul suolo a lato del basamento ovale, i frammenti di almeno due vasi, tra cui uno di forma ovoidale a fondo piatto, con alto collo a profilo concavo e orlo leggermente esoverso, decorata con duplice solcatura sulla base del collo e da bugne. Le forme ceramiche sono confrontabili con forme vascolari tipiche del Bronzo Medio-Recente. Nel pietrame del livello superficiale sono stati raccolti frammenti di una larga lama di spada in fero e un frammento di fodero, sempre in ferro, con due ribattini in bronzo. Nel sedimento presente tra il pietrame (strato II) sono stati rinvenuti manufatti in selce e in quarzite provenienti dallo strato di base (strato III) di costruzione del tumulo, contenente una ricca e industria mesolitica castelnoviana a trapezi. Nello strato contenente reperti mesolitici, alcuni carboni hanno restituito una data (Gif-8034: 2680±50 BP) che non sembra compatibile con i reperti presenti nello strato. La stessa area pare frequentata anche in età romana, a giudicare dal rinvenimento di anforacei di età imperiale (di pobabile produzione africana)