In seguito al ritrovamento, tra maggio e giugno 2006, di vari oggetti metallici di età protostorica e romana dalla sommità e dalle prime pendici di un colle in località Costiet di Libano di Sedico, nel dicembre 2014 è stata condotta una verifica stratigrafica volta a verificare l’eventuale presenza di contesti ancora in situ e l’eventuale entità del deposito archeologico. Il colle sul quale insistono i ritrovamenti gode di una formidabile posizione di controllo sul fondovalle. La sommità del colle presenta una massicciata di pietre e blocchi rocciosi legati a secco interpretata come una piattaforma con recinto in muratura a secco delle dimensioni di 7x10 m ritenuta pertinente alla sistemazione di un'area sacra di età preromana. Le dolomie ed i calcari che compongono la piattaforma sono stati raccolti nelle coltri moreniche che abbondano nei pressi del colle. I ritrovamenti di oggetti metallici (tra i quali un’ascia in bronzo, alcuni frammenti di lamine in bronzo accostabili per tipologia a quelle trovate a Lagole, vari anelli in ferro) provengono per lo più dalla sommità del colle, ma ce ne sono alcuni sul declivio nord/nord-est. Nel corso del controllo stratigrafico sono stati rinvenuti nuovi oggetti metallici in situ la cui posizione stratigrafica all’interno dei crolli dei blocchi della struttura in uno strato a matrice carbonioso-umica ha permesso di ipotizzarne l’originaria disposizione sul rivestimento ligneo di una parete in pietra a secco. Ad ulteriore riprova di quest’ipotesi, va rilevato che i manufatti in posto sono stati trovati tutti nei pressi del perimetro della piattaforma. All’interno della struttura e sopra la massicciatina pavimentale è stato rinvenuto uno strato ricco di carboni, ossa animali e frammenti ceramici interpretati come possibili resti dei sacrifici rituali. L’ascia di bronzo, ancora non restaurata nè schedata in dettaglio ma apparentemente databile all’età del Bronzo, risulta completamente fuori contesto