Askos itifallico in argilla depurata. Il Conton così descrive il reperto (che sembra essere un unicum): "S'immagini un uccello accovacciato, che, invece di avere la sua propria testa, ha quella di un cavallo bardato, ed invece della coda pennuta ha un phallus eretto, con relativi accessori. Cavalca lo strano uccello una figura virile ignuda, graziosamente modellata, mancante però della testa con frattura antica. Dietro la spalla sinistra del bel cavaliere la clamide, scossa dal vento, svolazza descrivendo un arco, che dà origine all'ansa o manico; dietro la spalla destra invece lo stesso panneggiamento fluttuante forma una sinuosità, che serve per l'immissione del liquido nell'orcio" (CFR. Bibliografia). Corpo ceramico beige-rosato