RESTI DI UNA DOMUS ROMANA (domus, struttura abitativa)

Vercelli, Eta' romana imperiale inizio

Il complesso è stato rinvenuto nel 1987 all'avvio di lavori di costruzione di garages interrati, tra via dal Pozzo e piazzetta Ranza, in una zona occupata in precedenza da edifici religiosi, nota dalle fonti storiche come Brut Fond. L'area di 800 mq indagata tra 1987 e 1990, ha visto dapprima l'asportazione degli strati di età moderna e medievale, profondi fino a 4 m., in seguito si è proceduto all'indagine delle strutture di età romana, che coprono tutta l'area interessata dallo sterro. Dell'edificio non è stato possibile individuare i muri perimetrali e poiché non si conoscono le dimensioni delle insulae della Vercelli romana, la reale estensione del complesso rimane sconosciuta. La Domus è costituita da almeno 8 ambienti orientati in senso leggermente NE-SW, scanditi in senso N-S da tre ambienti non pavimentati denominati corridoi. Difficile risulta stabilire la funzione di ciascun vano e, in mancanza di tracce chiare di soglie, i percorsi all'interno della casa. Solo per il vano A, delle dimensioni di 4,86x3,26 m., per la presenza della decorazione pavimentale, si propone una destinazione a Triclinium. Lo spazio è delimitato da muri spessi 25-30 cm, costituiti da ricorsi di ciottoli di media grandezza, legati da malta bianca con frammenti di laterizi, conservati al di sopra di una irregolare risega di fondazione per circa 0,60 m. Un triplo strato di intonaco, di cui il mediano in malta signina impermeabilizzante, si conserva ancora sul lato occidentale delle pareti. Il pavimento presenta vistosi cedimenti perimetrali e crepe saldate in antico con stucco rosso più chiaro del fondo originario. Questo è in signino rosso, su cui è realizzato un tappeto rettangolare delimitato da una cornice di tessere nero-azzurre suddiviso da fasce rettangolari in tessere bianche, disposte a scacchiera e campite da motivi a losanghe grandi e piccole alternate in tessere bianche. Un motivo circolare in tessere bianche con croce al centro occupa i grandi riquadri delimitati dalle fasce rettangolari. Decentrato verso sud è un emblema rettangolare di 1,10x1,18 m. in lastrine marmoree, costituito da un esagono bianco da cui si dipartono a raggiera rettangoli neri desinenti in 6 esagoni bianchi collegati tra loro da rettangoli neri che creano campi triangolari suddivisi ulteriormente in triangoli neri e bianchi più piccoli. Il vano A ad un certo punto venne ridimensionato attraverso un muro di laterizi non fondato, che ha reso necessario per quest'area, un innalzamento del piano di calpestio. Separati da questa sala da uno stretto corridoio “b” erano cinque ambienti, indicati da ovest a est come vano B (3,20x3,30 m.) e vano C (largh. 3,40 m), separati a loro volta dai corridoi “c” (occupato nel centro da una canaletta di scolo) e “d” dai tre vani, D (max. 3,20x2,80m.), E (largh. 4,50 m.), ed F (4,80x3,80 m.). Nell'ambiente B, delimitato a ovest da un muro spesso 50 cm, un originario signino a matrice rossa risulta successivamente restaurato, sovrapponendo un signino grigio con inserti in marmo bianco rettangolari, quadrati e triangolari, disposti attorno ad una losanga centrale. Nel vano C, che nel corso del tempo è stato ridimensionato da un muro che lo taglia nel senso della lunghezza, il pavimento si conserva solo a S-E e a ovest, con residui di preparazione in cocciopesto. In signino rosso sono anche i pavimenti dei vani D ed E; in quest'ultimo le pareti in ciottoli conservano tracce di un doppio strato di intonaco, di cui il più recente copriva, regolarizzandone il piano, anche i margini del piano pavimentale. I frammenti di intonaci recuperati, in pessimo stato di conservazione, recano delle decorazioni policrome. L'ambiente F, intercettato da un pozzo in mattoni di età tardo medievale, conserva un pavimento in signino con inserti circolari e rettangolari di marmo. La domus presentava verosimilmente uno sviluppo in lunghezza verso est, dove fosse di distruzione pertinenti all'impianto della necropoli e poi alla costruzione di un oratorio quattrocentesco, hanno del tutto asportato le tracce della domus romana. Più oltre è stato rinvenuto un altro vano H, con le stesse murature in ciottoli e con resti di due pavimenti in signino rosso. Un'estensione del complesso doveva verificarsi anche verso ovest, dove sono stati individuati altri due ambienti, G e I, molto mal conservati. Un'ulteriore ambiente L, a N-W dell'area, ha restituito resti di intonaci parietali in buono stato di conservazione, a fondo giallo decorati con motivi a ghirlande tese su cui si intrecciano nastri di vario colore, alternate a rosette. Dal medesimo vano provengono anche frammenti della decorazione dipinta del soffitto, caratterizzata da cerchi concentrici di diverso colore

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