Ulisse interpretato da Theodoor van Thulden

Il mito raccontato attraverso le stampe dell'artista olandese
a cura di Cecilia Perrone, pubblicato il 22/02/2021

Famosissimo protagonista di uno dei poemi epici più studiati e approfonditi, l'Odissea, Ulisse, o meglio Odisseo, viene presentato da Omero come un eroe complesso e affascinante. Conosciuto per la sua curiosità, per il suo ingegno e per la sua attrazione verso l'ignoto, viene convinto a lasciare l'amata famiglia nella terra natìa, Itaca, per combattere al fianco di Agamennone la guerra contro Troia; vinta la guerra e conquistata la città di Troia in 10 anni di conflitto, Ulisse intraprende il suo viaggio di ritorno a casa, dove lo attendono la moglie Penelope e il figlio Telemaco. Al centro del poema omerico, il rientro in patria non si rivelerà semplice per l'eroe: dovrà infatti affrontare prove e peripezie che allungheranno di altri dieci anni il suo ritorno. Affrontando spaventose creature mitologiche, magie e inganni, l'eroe dal multiforme ingegno darà anche prova di una profonda umanità, una caratteristica che ispirerà riflessioni artistiche e letterarie nel corso dei secoli, fino all'epoca contemporanea.

Theodoor Van Thulden, Episodio della vita di Ulisse, 1631-1633 ca., carta/ acquaforte, Certosa e Museo Nazionale di San Martino, 1500319248 Catalogo generale dei Beni Culturali
Theodoor Van Thulden, Episodio della vita di Ulisse, 1631-1633 ca., carta/ acquaforte, Certosa e Museo Nazionale di San Martino, 1500319248

dal Catalogo

La serie è firmata da Theodoor van Thulden (1606 ca. - 1669 ca.) pittore e incisore olandese, probabile allievo di Rubens; l'artista eseguì diverse importanti serie di incisioni, tra cui le stampe di traduzione dal ciclo di affreschi che Primaticcio (1504-1570) eseguì nella Galleria di Ulisse all'interno della Reggia di Fontainebleau, verso la metà del '500. Le incisioni, di cui vengono ora presentate le schede di catalogo, fanno parte di una serie intitolata “Le imprese di Ulisse”, composta da due frontespizi e 48 acqueforti. Queste incisioni sono particolarmente significative per la storia dell'arte, perché rappresentano una delle poche testimonianze di quella che viene considerata forse l'impresa più importante del Primaticcio, un'opera che il pittore non ha mai completato e che venne ultimata dal suo collaboratore Nicolò dell'Abate, dopo il 1570. L'intera galleria venne poi completamente demolita nel 1739, ma un nucleo di disegni preparatori firmati da Primaticcio sono conservati al Louvre. Le incisioni, datate 1631-1633, si basano quindi sull'iconografia completata da dell'Abate, prima della demolizione. Si propongono qui le schede di catalogo degli esemplari conservati presso il Gabinetto di stampe e disegni della Certosa e Museo Nazionale di San Martino a Napoli. 

Bibliografia

S. Béguin, La galerie d’Ulysse à Fontainebleau, Parigi, 1985

L. Dimier, Le Primatice, Parigi, 1928

F. Montanari, Introduzione a Omero, Firenze, 1990

Bibliografia in rete

Primaticcio and Ronsard at Fontainebleau, 1564, (LINK)

Le Primatice Par Louis Damier, (LINK)