Itinerari culturali del medioevo pugliese
Taranto. Cattedrale, mosaico pavimentale, uno dei lembi conservati
dal Catalogo
Sorta sulle rovine di un tempio pagano, la Cattedrale di Taranto, intitolata a San Cataldo, ha subito distruzioni e notevoli trasformazioni, talvolta anche piuttosto radicali, sino ai giorni nostri. Nel luogo dove insiste l'attuale complesso, infatti, esisteva, già agli inizi del VII secolo, un edificio sacro; ma la tradizione lega l'intitolazione e la costruzione della nuova chiesa al rinvenimento del corpo di San Cataldo, avvenuta durante i lavori di distruzione della precedente Cattedrale di Santa Maria, ordinati dall'arcivescovo Dragone. Ben poco rimane attualmente della chiesa romanica. Tra le scarse attestazioni si annoverano i resti di una pavimentazione musiva a grosse tessere realizzato nel 1160 da Petroius, su commissione del vescovo Giraldo, secondo quanto testimoniato da iscrizioni all’interno del mosaico oggi distrutte. Lo schema decorativo originale prevedeva un pannello centrale con l’allegoria di Alessandro Magno e dieci tondi con figure allegoriche; nelle navate laterali, fasce di nove tondi con altre figure allegoriche umane ed animali che simboleggiavano vizi e virtù umane.
Itinerari culturali del medioevo pugliese
Taranto. Cattedrale, mosaico, figura allegorica