Palazzo Davanzati
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DESCRIZIONE
Il Palazzo Davanzati (già palazzo Davizzi) è situato in via Porta Rossa, nel centro storico di Firenze. Si tratta di un raro esemplare di dimora trecentesca a Firenze la cui costruzione risale circa alla metà del secolo XIV. Il palazzo fu edificato dai Davizzi, potente famiglia di mercanti e banchieri, entro la prima cerchia delle mura comunali nel Borgo di Sesto, in via Porta Rossa, dove dimoravano agiate famiglie fiorentine. Le fortune economiche dei Davizzi furono soprattutto legate alla loro attività di banchieri e di finanziatori del Papato durante il periodo avignonese. Nella zona di Porta Rossa erano proprietari di case e di fondaci, oltre a possedere numerosi altri edifici dentro e fuori città. 1350 ca: il palazzo, dal forte slancio verticale, denota che nella costruzione vennero inglobate almeno due case-torri, oltre ad altre proprietà dei Davizzi. La facciata si articola su tre piani sormontati dall’altana superiore e si sviluppa su un piano terra con tre ampie aperture ad arco ribassato, un tempo prive di portoni. La loggia al piano terra a tre campate con volte a crociera era luogo di ritrovo per la consorteria. Internamente il cortile trecentesco è circondato su due lati da pilastri ottagonali che sostengono le volte di un loggiato. La presenza di un pozzo privato le cui pareti incassate nei muri del cortile raggiungevano tutti i piani del palazzo denota l’agio della famiglia. 1516: il palazzo venne venduto al protonotaro apostolico Onofrio di Leonardo di Zanobi Bartolini che lo rimodernò eliminando la merlatura medievale e costruendo l’altana, commissionata probabilmente a Baccio d’Agnolo. 1578: con il nuovo passaggio di proprietà a Bernardo di Anton Francesco Davanzati – ricco mercante attivo a Lione e a Firenze – venne sistemato uno stemma realizzato probabilmente tra la fine del XVI e gli inizi del XVII secolo con l’arme sulla facciata del palazzo che da allora è stato sempre conosciuto come Palazzo Davanzati. Il soggiorno dei Davanzati durò oltre due secoli e mezzo e con la morte di Carlo Davanzati nel 1838 e il passaggio dell’edificio agli eredi dei rami collaterali iniziarono grandi difficoltà per il palazzo. Alla metà del XIX secolo il palazzo corse il rischio di venir demolito durante il riordinamento urbanistico iniziato dopo la nomina di Firenze a capitale d’Italia, e fu salvato grazie alla strenua opposizione dell’Associazione per la Difesa di Firenze Antica. 1904: il riscatto dell’edificio avvenne con l’acquisto da parte di Elia Volpi, antiquario, pittore e restauratore che non solo lo restaurò e lo arredò ma ne iniziò la musealizzazione, inaugurandolo il 24 aprile del 1910 (1910/04/24). Nella prima metà del XX secolo il palazzo fu oggetto di fallimenti, vendite e acquisti di altri antiquari fino all’acquisto da parte dello Stato italiano nel 1951 e la successiva inaugurazione come museo pubblico nel 1956. Con la riforma del Ministero del 2014, la raccolta denominata ora Museo di Palazzo Davanzati risulta afferente al complesso dei Musei del Bargello (Museo delle Cappelle Medicee, Museo Nazionale del Bargello, Museo di Orsanmichele, Museo di Casa Martelli)
dal catalogo
DOVE SI TROVA
indirizzo Via Porta Rossa, 13, 15 (FI), Toscana