Soprintendenza Beni Culturali e Ambientali di Siracusa

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  • DESCRIZIONE L’edificio dell’ex Museo Archeologico Nazionale occupa una posizione di rilievo all’interno dell’area storica più importante di Siracusa, Piazza Duomo; l’antica area sacra, caratterizzata dalle massime espressioni architettoniche del potere temporale e spirituale, unite a formare una spettacolare quinta scenografica. Fu costruito nell’ottocento, su progetto di Luigi Mauceri, nel luogo dove sorgeva l’ex Ospedale di San Giovanni di Dio dei Fatebenefratelli, con la chiesa ed il convento annessi, per ospitare gli innumerevoli reperti archeologici trovati negli scavi effettuati nel territorio siracusano. L’edificio, dalla forma planimetrica pressoché regolare, si articola attorno ad un cortile rettangolare e si sviluppa su due livelli raccordati da uno scenografico scalone doppio con rampe sostenute da eleganti archi rampanti. Questo corpo scala rappresenta l’unica vera nota di rilievo all’interno di una distribuzione planimetrica molto semplice; tre rampe si dispongono ad angolo retto attorno ad un vuoto centrale e portano ad una quarta d’arrivo, al primo piano, ubicata in posizione centrale. Pilastri e colonne d’ordine pseudocorinzio fanno parte della sua compagine strutturale e si ritrovano nel pianerottolo d’arrivo e nelle pareti, impreziosendoli; semplici pilastrini modanati, invece, raccordano la ringhiera di ferro battuto. Nei due piani i vari ambienti, di forme e dimensioni diverse, si sviluppano attorno al nucleo rettangolare formato dal cortile e dal corpo scala secondo uno schema centrale in cui, però, non si riscontrano i principi classici della simmetria. L’edificio, complessivamente, si presenta come un blocco unico, compatto ed occupa una notevole superficie; si estende, infatti, dalla piazza fino al sottostante Passeggio Adorno, l’arteria stradale che sovrasta il Lungomare della Marina. Proprio in virtù del notevole dislivello che esiste fra i due percorsi urbani, il palazzo presenta uno sviluppo altimetrico diverso: si affaccia sulla piazza con due soli livelli, mentre sul Passeggio Adorno prospetta con tre livelli. Il prospetto principale, su Piazza Duomo, è caratterizzato da cinque partiti uguali, individuati da lesene, che conferiscono all’insieme un ritmo pacato. L’asse compositivo è, quindi, rappresentato dall’ingresso, ubicato al centro, e dalla soprastante finestra, arricchita da balaustrini atipici. Il fronte, realizzato con un paramento murario lasciato a vista, presenta un diverso trattamento nei due livelli; il primo è caratterizzato da una muratura piana scannellata che si sviluppa sopra un alto basamento su cui poggiano le lesene d’ordine pseudodorico che ripartiscono il fronte. Una trabeazione separa il primo livello dal secondo e lo stile pseudoionico sostituisce quello pseudodorico. Le aperture, in asse con quelle sottostanti, sono individuate da una doppia incorniciatura con arco a tutto sesto. Un falso attico di coronamento completa il fronte. Analoghe caratteristiche si ritrovano nel prospetto su Via delle Carceri Vecchie, mentre quello su Passeggio Adorno presenta un’articolazione compositiva molto particolare. Questo fronte, caratterizzato da tre partiti di cui quello centrale più ampio, aggettante e completato da un frontone triangolare di gusto classico, presenta tre livelli definiti da un linguaggio compositivo differente, ma raccordati in un insieme unitario. La differenza sostanziale riguarda l’aspetto cromatico; nel piano terra, infatti, si ritrovano blocchi di pietra lavica (basamento e cantonali), mattoncini di laterizio a ricorsi regolari e modanature in pietra calcarea che incorniciano le aperture, mentre negli altri due piani, si ritrova la pietra calcarea, modellata in modo diverso in base alle esigenze dei due stili compositivi utilizzati. Come nel prospetto principale, si segue la progressione logica ascensionale degli elementi, che inizia con l’ordine più semplice per finire con quello più elaborato, racchiusi tra il basamento e il falso attico di coronamento. Quest’ultimo si sviluppa per tutta la lunghezza del fronte interrompendosi solo in corrispondenza del partito centrale dove è sostituito da un frontone triangolare. L’edificio è completato da un’ala che si sviluppa a sud, con una planimetria a “C”, attorno ad un cortile rettangolare, in aderenza al corpo del museo; queste due parti si integrano a tal punto che dall’interno non si ha la percezione della loro separazione. I due blocchi, infatti, costituiscono un “unicum”, poiché ospitano gli uffici della Soprintendenza BB.CC.AA. Anche i fronti di questa parte sono organizzati attraverso la ripetizione degli elementi modulari principali dei prospetti del museo, seppur inseriti in uno schema più semplice ed essenziale. Al Palazzo dell’ex Museo Archeologico, bisogna aggiungere l’attigua Casa Cultrera, una piccola costruzione ottocentesca anch'essa sorta nel luogo in cui sorgeva l’ospedale, che si pone in perfetta aderenza a sud di questo e che è collegato con l’edificio museale attraverso un piccolo androne

dal catalogo

DOVE SI TROVA

indirizzo Sicilia , Siracusa (SR)