aràu de ferru (aratro, STRUMENTI E ACCESSORI/ AGRO-SILVO-PASTORALI)

XX prima metà

Due bracci intersecati in obliquo da un terzo al lato opposto, con anello-gancio terminale; ruota posizionata perpendicolarmente sulla stessa linea della parte agente, il dentale (#s’antàbi#)

  • OGGETTO aratro
  • MATERIA E TECNICA metallo/ ferro
    forgiatura
  • MISURE Misura del bene culturale 2000249834: 56x188 cm
  • CLASSIFICAZIONE STRUMENTI E ACCESSORI/ AGRO-SILVO-PASTORALI
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE edificio sede collezione etnografica
  • INDIRIZZO via Giardini, 1, Arbus (SU)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE L’oggetto fa parte di una collezione di 155 custoditi nel “Museo Antonio Corda” di Arbus (SU) e collocati nella sala dedicata al lavoro contadino tradizionale sardo. Gli oggetti ivi contenuti costituiscono testimonianza materiale di un modo di produzione oramai quasi del tutto scomparso a seguito dell'avanzare del processo di industrializzazione. Ciò ha portato a inevitabili cambiamenti che hanno investito credenze e pratiche del vivere quotidiano, a quel mondo intimamente connesse. Negli ultimi decenni, come forma di rappresentazione e reazione alle dinamiche sopra descritte, si è assistito a significativi impulsi verso la documentazione, anche spontanea, di tali “mondi di vita” di cui gli oggetti sono segno ed espressione. In questo movimento si inseriscono le figure di collezionisti, più o meno partecipi di quell’orizzonte culturale, dalla cui attività e passione prendono vita, talvolta, significative collezioni. Il collezionismo assume dunque i connotati di una vera e propria “pratica culturale” (BIBH: DESOGUS 2008) e la salvaguardia di queste forme di raccolta spontanea, specie nella fase in cui essa finisce col rappresentare una comunità locale, costituisce un patrimonio da tutelare e tramandare alle generazioni future
  • TIPOLOGIA SCHEDA Beni demoetnoantropologici materiali
  • FUNZIONE E MODALITÀ D'USO solcare il terreno per prepararlo alla coltura
    Si predisponeva l'attrezzo collegando la catena (#kadèna#) all'anello-gancio e quest'ultimo ad un piccolo timone (#acciuntùra#), inserito nell’anello (#aióni#) del giogo per i buoi. Infine, a rinforzo del dentale (#antàbi#), si sovrapponeva il vomere (#s’obràda#). Si afferravano quindi le due impugnature con le mani e si dava l'ordine ai buoi di procedere in senso orario dall'esterno verso il centro del campo, unico modo possibile per tale tipologia di aratro di solcare e rompere le zolle
  • AUTORE DELLA FOTOGRAFIA Bernardone, Rosella
    Bernardone. Rosella
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà privata
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 2000249834
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Cagliari e le province di Oristano e Sud Sardegna
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Cagliari e le province di Oristano e Sud Sardegna
  • DATA DI COMPILAZIONE 2023
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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