Domus de janas di Santa Caterina di Pittinuri (area ad uso funerario tomba)

Cuglieri, ca III mill. a.C - ca III mill. a.C

Il sito è noto per la presenza di una tomba del tipo a grotticella artificiale rinvenuta nel 1985, al di sotto del manto stradale, in seguito a lavori per la realizzazione della rete fognaria. La tomba, orientata NNW-SSE, si compone, procedendo da N a S, di un corridoio d’ingresso, un’anticella e tre cellette disposte in successione assiale al corridoio le prime due, l’ultima invece sistemata immediatamente sul lato breve destro della seconda cella. L’anticella (cella A, m 3x2,40; h m 1,70) presenta una pianta quadrangolare con pareti lievemente aggettanti verso il soffitto e recanti, sui quattro spigoli, tracce di decorazione a bande verticali dipinte in rosso bruno. Le cellette (B m 2,65x2,00, h m 1,04; C m 3x1,60, h m 0,94; D m 1,50x2,70, h m 0,93) hanno una pianta di forma rettangolare irregolare. Al momento dello scavo la tomba si presentava inviolata. Questa situazione, sicuramente privilegiata nell’ambito di analoghi contesti isolani, ha consentito di evidenziare dati importanti in relazione alla distinzione tra spazi stabiliti per un utilizzo prettamente funerario (le deposizioni) e quelli invece destinati al rituale (culto dei morti). Infatti le tre cellette erano adibite a uso esclusivamente funerario come attestano i resti ossei umani, rinvenuti in giacitura secondaria e in associazione a scarsissimi elementi di corredo rappresentati perlopiù da oggetti personali (monili, punte di freccia). Diversamente, la totale assenza di resti ossei umani e la considerevole presenza di ossa animali (mascelle, mandibole, corna di cervo) associate a frammenti fittili rinvenuti nel corridoio al centro di chiazze cinerine, unitamente al numero considerevole di vasi miniaturistici, in maggioranza integri, deposti in piedi, capovolti, di fianco e, quasi in accumulo, presso la parete est dell’anticella confermano per questi due spazi un utilizzo legato, verosimilmente, al rituale funerario

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