Quattro episodi del ritrovamento della Madonna di Bonaria. Madonna di Bonaria

rilievo 1600 - 1649

I quattro bassorilievi rappresentano altrettanti episodi relativi al ritrovamento della cassa contenente il simulacro ligneo della Madonna. Nel primo in ordine cronologico è raffigurato un grande veliero nel mare in tempesta; vengono gettati diversi oggetti tra cui la cassa. Nel secondo il mare si è placato e dinanzi al veliero degli uomini su un piccola barca cercano di raggiungere la cassa. Nel successivo la cassa, tra due barche in primo piano, approda nel porto di Bonaria, dove attende una piccola folla; in secondo piano il veliero e, a destra, il convento e il Santuario di Bonaria. In fondo si apre una veduta delle mura e della città di Cagliari, nel mezzo si scorge la cattedrale e a sinistra una torre pisana. Nel quarto e ultimo episodio in primo piano diversi personaggi inginocchiati e, in due momenti, a sinistra il trasporto della cassa e a destra il simulacro della Madonna con il Bambino esposto all'adorazione dei religiosi. Lo sfondo architettonico è dato dal convento e dal Santuario di Bonaria; in alto a sinistra si vede un vascello

  • OGGETTO rilievo
  • MATERIA E TECNICA legno/ intaglio/ pittura/ doratura
  • AMBITO CULTURALE Bottega Sarda
  • LOCALIZZAZIONE Cagliari (CA)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE I rilievi sono stati riferiti all'antico altare maggiore del Santuario, ma questa ipotesi non è confermata da alcuna fonte. Da E. Lippi (Storia del Santuario di N.S.di Signora di Bonaria,Cagliari 1870, p.447) e da F. Sulis si sa che l'altare era in legno dorato mentre alcuni viaggiatori inglesi (W.H. Smitth e J.W.Tyndale) ne descrivono il ricco paliotto in argento posto sul davanti. L'importanza sicuramente rivestita dai pannelli lignei (per l'illustrazione della storia di Bonaria) e le loro dimensioni, che arrivano a coprire la lunghezza della cassa del simulacro (prima situata sotto l'altare), sono elementi che rendono verosimile l'appartenenza al vecchio altare, sostituito poi nel 1849 con uno in marmo neoclassico. Come fattura sono da assegnare ad uno scultore locale che si attiene allo stile didascalico degli ex voto. Si è perso il maggior pregio di questi bassorilievi, la policromia e la damaschinatura che può ancora vedersi nella nave del secondo e nel manto del personaggio in primo piano del quarto. Alla base quindi una tecnica di derivazione spagnola che ricorda anche la statua della Madonna di Bonaria. La datazione è da porsi entro la prima metà del XVII sec. per la forma elaborata del vascello e per il mare in tempesta stilizzato "a riccioli" (motivo cinquecentesco di ex voto napoletani). Inoltre nella veduta di Cagliari del terzo rilievo è possibile la ripresa di un'incisione contenuta in un libro dell'arcivescovo mercedario Am-brogio Machin (Defensio sanctitatis Beati Luciferi..., Cagliari 1639, tav. I)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 2000050598
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Cagliari e le province di Oristano e Sud Sardegna
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Architettonici Paesaggistici Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Cagliari e Oristano
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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