Locazione di Camarda. veduta di città
Disegno
1848 - 1848
Vincenzo Metallo (attribuito)
XIX secolo
Il disegno raffigura la Locazione di Camarda, così come si legge anche nel titolo in alto. Si tratta di una mappa geografica dipinta a colori, sulla quale è rappresentata in alto a sinistra la città di Melfi ed in alto a destra quella di Candela. Le case, i castelli ed il paesaggio collinare sono di colore marrone chiaro, mentre le strade sono azzurre. In basso a sinistra è raffigurata una grande bussola che indica i punti cardinali. Sul dipinto sono raffigurati anche tre uomini al pascolo. I nomi delle città e delle strade sono dipinte a pennello, così come il nome dell'autore, scritto in basso al centro. La carta è protetta da un vetro e da una cornice in legno, decorata ai quattro angoli da motivi in ottone a forma di fiore
- OGGETTO Disegno
-
MATERIA E TECNICA
carta/ pittura ad acquerello
-
MISURE
Altezza: 66 cm
Lunghezza: 85 cm
-
ATTRIBUZIONI
Vincenzo Metallo (attribuito)
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Collezione Araneo
- LOCALIZZAZIONE Palazzo Donadoni
- INDIRIZZO Vico Rispoli, 85025 Melfi (PZ), Melfi (PZ)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE L'opera è in esposizione permantente in una delle sale del Palazzo Donadoni ed insieme ad altri disegni, dipinti ed oggetti in porcellana, fa parte della collezione Araneo. Palazzo Donadoni risale al XVII secolo e fu residenza dell'omonima famiglia, originaria di Bergamo. La famiglia Donadoni si è da tempo estinta in città, pur avendo rappresentato per oltre tre secoli un importante punto di riferimento del potere politico ed economico del paese. L'esponente più rappresentativo della casta fu Geronimo Donadoni, vissuto nella prima metà del XVII secolo, che spesso esercitava il ruolo di vicegovernatore della città in assenza dei Doria, grazie al forte legame fra le due famiglie. Prima di diventare sede del Museo Civico, il palazzo ospitò per un lungo periodo la caserma dei carabinieri, successivamente fu sede di una scuola. La collezione Araneo è allestita in tre sale a piano terra e comprende in tutto 24 opere, cronologicamente comprese fra XVI e XIX secolo, donate con testamento olografo nel marzo 1952 dal Generale Giulio Araneo. L'iscrizione in basso a destra riferisce il nome dell'autore, un certo Vincenzo Metallo, e la data di esecuzione; purtroppo l'iscrizione è frammentaria e non è possibile interpretare la parte finale. Oltre questo dato di carattere cronologico, sulla carta è presente anche un timbro che rimanda al regno borbonico; si legge, infatti, il nome di Ferdinando, sovrano del regno delle Due Sicilie che nel 1848, anno passato alla storia per le tante sommosse rivoluzionarie che colpirono l'Europa, concesse la costituzione al regno. Quest'opera è una delle tante raffigurazioni cartografiche che si conservano in Basilicata e che sono una testimonianza storica ed artistica di grande valore, oltre che uno strumento di conoscenza del territorio e dei luoghi fisici della regione
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
-
CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente pubblico territoriale
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1700168699
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici della Basilicata
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici della Basilicata
- DATA DI COMPILAZIONE 2011
- ISCRIZIONI in basso a destra - Vincenzo Metallo Trasportò. Foggia 12 dicembre 1848. [...] - corsivo - a pennello -
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0