navicella portaincenso - bottega napoletana (sec. XVIII)

navicella portaincenso,

La vasca oblunga presenta tutt'intorno un ornato fortemente sbalzato su fondo a bulino. Nervature tornite, interrotte da fogliami, danno vita a un'esile composizione floreale, terminante in una languida e ventagliata foglia d'acanto. Il lato opposto, molto rialzato, con campiture a bulino tra fogliami carnosi trova la sua massima evoluzione in un groviglio di fogliami vegetali con protome a chiocciola. Il coperchio a cerniera centrale ha la lingua mobile saldata con ornati in parte a sbalzo e a incisione. Sulla parte fissa e bombata del coperchio vi è un abaco a volute contrapposte contenente uno stemma cimato da cappello vescovile con tre ordini di nappe (1.2.3). L'arma bandata ha una catena a tre maglie esagonali incise. La vasca è sorretta da una base ovale con tesa tornita ed incisioni a petali puntiformi

  • OGGETTO navicella portaincenso
  • MATERIA E TECNICA argento/ sbalzo/ bulinatura
  • AMBITO CULTURALE Bottega Napoletana
  • LOCALIZZAZIONE Melfi (PZ)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La navicella venne donata nell'anno 1773 da Mons. Ferdinando de Vicariis, patrizio salernitano dell'Ordine Benedettino Cassinese, nominato vescovo di Melfi e Rapolla nell'anno 1776. Arricchì la sacrestia della Cattedrale di Melfi di numerosi parati e di una copiosa quantità di argenti del peso di più di 700 libbre di squisito lavorio e ben cesellati a cui aggiunse una magnifica croce pettorale ed un anello di smeraldi e diamanti brillantati per i quali erogò la somma di circa ducati 18,000. Buona parte di questi argenti, la migliore, fu requisita dal governo di Ferdinando IV di Borbone. Mons. de Vicariis fu molto caritatevole verso i poveri, morì a Melfi nel gennaio del 1780 dov'è sepolto. La navicella, che non conserva più la sua integrità originaria, ha parti aggiunte d'epoca posteriore, rese con diverse tecniche. Interessante arredo di gusto rococò per lo sbalzo vivo e la vorticosa composizione apicale. L'eccellente fattura attesta un valido e fantasioso artefice di scuola napoltana, il cui punzone, collocato un tempo sulla base, non è riscontrabile sulla navicella
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1700037330
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici della Basilicata
  • ENTE SCHEDATORE L. 160/1988
  • DATA DI COMPILAZIONE 1983
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • ISCRIZIONI sul coperchio - A. D. 1773 - lettere capitali - latino
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

ALTRE OPERE DELLA STESSA CITTA'

ALTRE OPERE DELLO STESSO AMBITO CULTURALE