deposizione di Cristo dalla croce, San Nicola

dipinto, 1290 - 1310

La scena è purtroppo mutila nella parte superiore sinistra. Il bracciodestro di Cristo è già stato distaccato dalla Croce e la Vergine loavvicina alla bocca. Essa è vestita dell'abbigliamento consueto compostodi tunica e "maphorion". Alle sue spalle sono due mirrofore vestiteanch'esse di "maphorion". Il gruppo di personaggi a sinistra comprendeGiuseppe di Arimatea che sostiene il corpo di Cristo (rivestito di tunicae mantello) e a destra più giovane e imberbe, Nicodemo, che si arrampicasulla scala per staccare il braccio sinistro del Crocifisso. Lo sfondo ècostituito da un paesaggio di montagne. S. Giovanni, vestito anch'egli ditunica e mantello, è inchinato verso i piedi del Crocifisso che stringecon le mani velate. Altri personaggi minori affollano la scena, mentre aipiedi della Croce è raffigurato il teschio, simbolo della sacra collina

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA intonaco/ pittura a fresco
  • MISURE Altezza: 257 cm
    Larghezza: 330 cm
  • AMBITO CULTURALE Ambito Italia Meridionale
  • LOCALIZZAZIONE Matera (MT)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il tema della "Discesa dalla Croce" (la Deposizione) fa parte, com'ènoto, del ciclo della Passione e si trova frequentemente nelladecorazione parietale delle chiese rupestri e in muratura di Cappadocia,Grecia, penisola balcanica. Nell'Italia meridionale l'affresco di Materarappresenta fino ad ora l'unico esempio superstite. Nella decorazione deisantuari rupestri, infatti, più che interi cicli, sono soventerappresentate singole scene, estratte da quei cicli, per ragionidevozionali connesse alla committenza. Cicli decorativi completi sitrovano, invece, frequentemente, tra i programmi destinati a ricoprire lepareti delle basiliche longitudinali benedettine, soprattutto nel Laziomeridionale, Campania e Abruzzo. Di questi cicli non v'è traccia,comunque, prima della fine dell'XI secolo. Tra i più completi siricordino almeno quello musivo di Monreale e, tra gli affreschi, quellodella Chiesa di S. Angelo in Formis. Alla Deposizione viene dato ilmassimo rilievo, come scena estratta dal ciclo, ma più in particolare,probabilmente, per ragioni devozionali, connessa con le Crociate e ipellegrinaggi ai Luoghi Santi della Palestina. In pratica l'affresco siavvicina ad una icona sinaitica costituita, come nella maggior partedegli esempi, da un pannello centrale, con un episodio della Passione(Crocifissione, Deposizione, Donne al Sepolcro), circondato da figure diSanti o da altre scene. Alla stabilità della formula iconografica,arricchita da taluni particolari di carattere popolare (più personaggi,paesaggio, movimento e rappresentazione delle "emozioni") si sovrapponel'influsso della tecnica (colori sfumati, chiari e le tinte intermedie) edello stile, maturato nel pieno Trecento napoletano, come accennato nellaschede precedente (NCTN 0034973)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1700034974
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici della Basilicata
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici della Basilicata
  • DATA DI COMPILAZIONE 1979
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2005
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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