Museo Archeologico Nazionale a doppio cortile

Napoli, 1735 - 1735

Nella veduta del Lafrery l'area occupata dall'isolato è del tutto inedificato e si presenta come un'area libera e irregolare alla base dello strapiombo della collina di S.Tersa,tra la Salita Stella e l'Infrascata. Nella veduta del Baratta la collina di S.Teresa appare già lottizzata ed ampiamente edificata: è visibile la nuova Imbrecciata(attuale via S.Teresa) ed è presente lo stesso Palazzo degli Studi Regii che costituisce il nostro isolato. Nella pianta del Comune di Napoli compare il nuovo corso di collegamento con il Palazzo Reale di Capodimonte realizzato dai francesi allargando e riducendo la pendenza dell'Imbrecciata;inoltre viene ampliato lo spazio sul retro del Museo realizzando un nuovo muro di sostegno. E' altresì visibile la sistemazione della Galleria e di tutto il quartiere tra piazza Dante ed il Museo,reso possibile dall'abbattimento delle Fosse del Grano e delle mura in questo tratto. Si arriva quindi alla definizione urbanistica attuale a meno di puntuali interventi edilizi

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