specchi parabolici

sec. XX seconda metà

Si tratta di due specchi parabolici concavi in metallo accuratamente lucidato. Ciascuno di loro è sostenuto in posizione verticale da un tubo orizzontale scorrevole lungo una colonna verticale metallica inserita in un pesante treppiedi in metallo annerito. Nel fuoco di uno dei due specchi è posizionata una sorgente di luce puntiforme, per es. una lampadina elettrica alimentata da un cavo scorrevole all'interno del tubo di sostegno, mentre nel fuoco dell'altro specchio può essere collocato un rivelatore termico (mancante) per verificare il notevole aumento di radiazione termica. Come rivelatore può essere utilizzato lo stoppino di una candela, un batuffolo di cotone imbevuto di alcol, un termometro o una pila termoelettrica di Melloni. Caratteristica di uno specchio parabolico è di concentrare nel suo fuoco raggi luminosi che si propagano parallelamente all'asse del paraboloide e vengono riflessi dallo specchio. Per il principio di reversibilità dei cammini ottici i raggi emessi da una sorgente di luce posta nel fuoco dello specchio si propagano parallelamente all'asse del paraboloide

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