rocchetto ad induzione di ruhmkorff

sec. XIX seconda metà

L'intero rocchetto di Ruhmkorff è fissato su una base rettangolare in legno dotata di quattro piedini. La parte essenziale dell'apparato è costituita da un tubo in materiale isolante sul quale sono avvolte due bobine coassiali sovrapposte. Due spessi dischi in legno, forati al centro e tenuti in posizione verticale da angolari in ottone avvitati sulla base, sostengono il tubo all'interno del quale è collocato un nucleo cilindrico di fili in ferro dolce leggermente sporgente dalle estremità del tubo. La più interna delle due bobine (circuito primario o induttore) è costituita da poche spire isolate di un grosso filo di rame mentre la più esterna (circuito secondario o indotto) si avvolge sulla precedente con numerosissime spire isolate di filo di rame molto sottile. L'insieme dei due avvolgimenti è rivestito da un involucro di materiale isolante. L'avvolgimento primario è collegato alla pila esterna tramite due serrafili connessi ad un commutatore di Ruhmkorff, fissato sulla base, che permette, scambiando le polarità, di invertire il verso della corrente nel primario. In serie con il primario ci sono due tipi di interruttore di corrente. Il primo, ideato da De la Rive e modificato da Ruhmkorff, è costituito da un martelletto di ferro dolce, sostenuto da una lamina elastica, posizionato di fronte ad una delle testate del nucleo. Il secondo, ideato da Foucault, è costituito da una lamina elastica fissata ad una estremità che al centro reca un blocchetto curvo di ferro dolce collocato nelle vicinanze dell'altra testata del nucleo e alle estremità libera una punta metallica verticale che pesca nel mercurio contenuto in una tazza. Le estremità di due aste verticali, fissate sulla base a fianco del rocchetto, sostengono, mediante due morsetti, uno spinterometro costituito da due aste metalliche scorrevoli orizzontalmente che terminano una con una punta e l'altra con un dischetto verticale in ottone

ALTRE OPERE DELLO STESSO AUTORE - Ruhmkorff Heinrich Daniel (1803/ 1877)

ALTRE OPERE DELLA STESSA CITTA'