milliamperometro

sec. XIX seconda metà

Una scatola cilindrica in ottone, chiusa anteriormente con un disco in vetro e posteriormente con una flangia in ottone, contiene il miliamperometro costruito dalla ETF. Due serrafili, collocati all’esterno della scatola, permettono l’inserimento del dispositivo in un circuito esterno del quale si vuole misurare la corrente circolante. Nella parte alta del quadrante è riportata, lungo una semicirconferenza, la scala lineare dello strumento per misure di corrente continua da 0 a 200 mA con divisioni ogni 5 mA. Un deviatore, collocato esternamente nella parte alta dello strumento, permette di ampliare di dieci volte il fondo scala portandolo a 2 A. Due astine metalliche, poste ai lati della scala, evitano all’indice di uscire dalla stessa. Si tratta di uno strumento a bobina mobile e magnete fisso. La bobina rettangolare è costituita da un filo di rame isolato, avvolto su un cilindro chiuso di alluminio, i cui capi terminano alla coppia di serrafili. La bobina, munita di un indice di misura, è libera di ruotare tra le espansioni polari di un magnete permanente a ferro di cavallo. Una molla a spirale, collegata con un estremo all'indice e con l'altro estremo alla parte fissa dello strumento, si oppone alla rotazione della bobina

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