Rotale (insediamento fortificato, insediamento)

Gioia Dei Marsi, post 500 a.C - ante 301 a.C

Posto sul Colle delle Cerese, a quota 1036, tra i paesi di Venere e San Veneziano, l’oppidum detto Rotale dai pastori locali presenta una doppia recinzione e resti di edifici nell’interno (cfr. stralcio tavoletta IGM Gioia dei Marsi F 152 IV NE, foto n. 1). La recinzione esterna, con circonferenza di m 750 è conservata al solo livello di fondazione con qualche piccolo tratto con alzato di due filari di blocchi di pietra calcarea (foto n. 2). Dal poco rimasto dell’alzato del muro di cinta si può dedurre che in origine avesse l’aspetto di un muro poligonale di prima-seconda maniera (foto n. 3). L’unico lato frammentario della recinzione esterna ed interna varia da un minimo di 2.50 ad un massimo di 3 m. Sono presenti, lungo il tracciato murario della recinzione esterna, due porte, di cui: la prima, sul lato nord-est, con ingresso aperto a nord-ovest ed ampiezza di circa 2 m; la seconda, sul lato sud-ovest, con ingresso aperto a sud-est ed ampiezza di circa 2 m. La recinzione interna, che divide in due parti l’area interna dell’oppidum, in opera poligonale di prima e seconda maniera presenta una porta con ingresso aperto a sud-est ed ampiezza di m 3.90. Resta possibile che, in origine, nei punti di attacco della recinzione interna con quella esterna ci fossero delle aperture o posterule che permettevano un rapido percorso di tutta la cinta esterna; ciò viene confermato dalla presenza di una fascia anulare interna, o terrapieno, presente alle spalle della cinta muraria interna ed esterna, che non sembra interrompersi nei punti di incontro delle due recinzioni. L’ampiezza della fascia anulare è di circa 5 m ed è formata da un terrapieno composto da pietrame minuto misto a terriccio. Sulla sommità dell’oppidum, a quota 1036, sono visibili i resti di un basamento murario in opera poligonale di terza maniera forse riferibili ad un podio templare data la presenza di frammenti fittili di ex voto nelle vicinanze del basamento (foto nn. 6-7). Sul lato ovest del basamento è visibile una grossa fossa circolare, in parte riempita da grossi blocchi poligonali, che potrebbe attestare la presenza di una cisterna a pianta circolare; anche i resti di due rocchi di colonne, molto rastremati (foto n. 8) presenti nelle vicinanze della fossa sono, forse, da mettere in relazione ad un sistema di attingimento dell’acqua col verricello posto sulla vera della cisterna, sistema già ampiamente attestato in diversi centri fortificati della Marsica antica

  • OGGETTO insediamento fortificato
  • CLASSIFICAZIONE insediamento
  • LOCALIZZAZIONE Gioia Dei Marsi (AQ) - Abruzzo , ITALIA
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Gli oppida Marsi, posti su monti e colline, in chiara posizione dominante e di controllo di accessi a pascoli interni o grandi vie di comunicazione, i recinti o centri fortificati Marsi, costituiscono uno degli elementi caratterizzanti del paesaggio e sono una delle più grandi realizzazioni architettoniche lasciateci da questo popolo. La loro posizione in quota, rispetto al livello del mare, va da un minimo di 670 m ad un massimo si 1666. Sono generalmente a pianta ovoidale o ameboidale, con qualche variante, e presentano una o due recinzioni di muratura posta a secco. La pianta, comunque, è il più delle volte determinata dall’orografia e morfologia dei luoghi. La muratura, composta di pietrame di tipo calcareo, è posta in opera a secco, con una cortina composta da filari di blocchi, grandi e piccoli, e con l’uso di molte zeppe nei vuoti lasciati dal contatto dei vari blocchi, ed è vagamente collegabile alla prima e alla seconda maniera poligonale (Lugli, 1957), dato lo stato appena sbozzato ed informe dei blocchi utilizzati. La muratura poggia direttamente sulla roccia di base, senza trincee di fondazione. Lo spessore della muratura varia dai 1.80 ai 3 m ed è costituito: da un paramento esterno, formato da grossi blocchi ben disposti; da un paramento interno, formato da medi e assai informi blocchi; da un riempimento di pietrame medio e minuto, posto all’interno fra i due paramenti. Nei casi di muratura posta su un forte pendio roccioso, il muro costituisce un bastione con terrapieno interno, il tutto costituito da: un paramento esterno, leggermente aggettante verso l’interno e composto da grossi e spessi blocchi; da un terrapieno alle spalle, costituito da un riempimento di pietrame medio e minuto unito a terra. È, inoltre, possibile in alcuni oppida, l’uso, alle spalle del muro di cinta, di un terrapieno a piano inclinato o “aggere”, contenuto da uno o più muri di controscarpa ed utilizzato solo nei casi di posizionamento del muro su un dosso (tale sistema appare nell’oppidum della Giostra, località Amplero in comune di Collelongo, L’Aquila). Nell’interno, alle spalle della recinzione, è presente in tutti i recinti attualmente conosciuti, una fascia anulare o strada di percorrimento interno in pietrame, di un’altezza costante di 5 m, che è formata da un terrapieno composto da un riempimento di pietrame e terra appositamente spianato e pressato, sì da costituire un sub aggere. La funzione di queste fasce anulari era quella di permettere un rapido e facile percorso della cinta da parte dei militi della difesa. Va, inoltre, notato che, in alcuni casi, la difesa degli oppida veniva affidata, nei casi di dolce pendio, non solo alle mura, ma anche ad appositi fossati, scavati e posti all’esterno del muro di cinta. Lungo le mura dei recinti più piccoli, quasi sempre, si aprono due porte di cui: una piccola o posterula di ampiezza variabile da 1 a 1.45 m; una grande, con ingresso realizzato da uno sdoppiamento parallelo del muro di cinta, di ampiezza variabile da 1.50 ai 2.50 m. Nei centri grandi o medi la presenza e il numero delle porte varia da 3 a 4, pur mantenendo le stesse dimensioni di ingresso. Negli oppida medi e grandi sono presenti, nell’interno, muri di terrazzamenti, relativi ad adattamenti per la creazione di terrazzi adatti al posizionamento in piano di capanne. Quasi sempre presente, nell’interno degli oppida, è una o più cisterne, scavate nella roccia e foderate di muratura. La cisterna più comune presente nei centri fortificati marsi è del tipo circolare con banchina anulare in muratura posta a contatto col fondo (presente nei centri fortificati di M. Alto di Trasacco e di La Giostra di Collelongo, cfr. Letta 1977); l’originalità delle cisterne marse sta nella presenza, sempre costante, di due colonne poste sulla vera della cisterna, atte a reggere il verricello preposto per l’attingimento dell’acqua dal fondo della cisterna. In complesso si possono distinguere 5 tipi di oppida che sono: I - con pianta ovoidale o rotonda, con una sola recinzione, 2 porte e cisterna circolare sulla sommità; questo tipo è molto vicino come tipologia ai centri fortificati umbri ed è generalmente di piccole dimensioni che non superano i 500 m di circonferenza; II - con pianta ovoidale o ameboidale, con 2 recinzioni, almeno 3 porte, cisterna sulla sommità, terrazzamenti e con circonferenza muraria variabile dai 400 ai 1000 m; … [cfr. OSS]
  • TIPOLOGIA SCHEDA Monumenti archeologici
  • CONDIZIONE GIURIDICA
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1300016341
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio dell'Abruzzo con esclusione della citta' dell'Aquila e dei comuni del cratere
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio dell'Abruzzo con esclusione della citta' dell'Aquila e dei comuni del cratere
  • DATA DI COMPILAZIONE 1977
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2018
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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