fonografo tinfoil

ca 1878 - 1879

Contenitore: base rettangolare in legno, decorata con filettature dorate, a cui è fissata la macchina in metallo. Motore: propulsione manuale a manovella con “ruota” stabilizzatrice. Una delle prime caratteristiche tecniche che vennero applicate ai fonografi tinfoil era un avanzamento retrattile, come si vede sul lato sinistro del supporto del mandrino. Quando la vite di sicurezza era disinnestata il complesso del mandrino poteva essere rimesso nella posizione di avviamento. La fessura nel mandrino serviva per il fissaggio del foglio di stagno che veniva così avvolto al mandrino e sul quale la voce veniva prima incisa e poi riprodotta. Sistema di riproduzione del suono: diaframma in metallo su cui è posto un piccolo vano in cui è possibile inserire una tromba. Modalità d’uso: la macchina permette sia l’incisione che la riproduzione del suono. Il supporto utilizzato è un foglio di stagno che viene avvolto attorno al cilindro scanalato e fissato tramite l’inserimento di un lembo del foglio all’interno di una fessura longitudinale situata sulla superficie del cilindro. Il braccio del diaframma è incernierato e può essere sollevato per permettere l’applicazione del supporto registrabile (foglio di stagnola) necessario per l’incisione del suono. Una volta applicato il supporto sul mandrino, riposizionare il diaframma all’inizio di esso e regolare la pressione dello stilo mediante la manopola corrispondente. Non utilizzando sistemi di propulsione meccanici, il foglio di stagno ruota sul cilindro azionato manualmente da un volano, procedendo orizzontalmente su una vite senza fine. Azionare la rotazione, quindi, agendo sulla manovella collocata sulla ruota di stabilizzazione e parlare a voce alta all’interno del vano posto sopra il diaframma (in alternativa è possibile riporre una tromba in carta o cartone all’interno del vano e parlare all’interno di essa). Al termine dell’incisione sollevare il diaframma, riportare lo stesso all’inizio del mandrino e riposizionarlo avendo cura di diminuire la pressione dello stilo agendo sulla manopola per non danneggiare eccessivamente il supporto durante la riproduzione; azionare nuovamente la rotazione cercando di applicare la stessa velocità utilizzata in fase di incisione. Il procedimento è rudimentale ma efficace, presentando però alcuni importanti limiti: la velocità di rotazione del volano è totalmente soggettiva non garantendo quindi alcuna fedeltà sonora; il supporto sonoro è molto fragile, non permettendo alcuna possibilità di essere ascoltato più volte o essere duplicato industrialmente; il volume del suono emesso in fase di ascolto (oltre che la sua qualità) è estremamente basso

  • OGGETTO fonografo tinfoil
  • MISURE Misura del bene culturale 1201354491: 19x31,5x14 cm
  • ATTRIBUZIONI Joseph Nigra: costruttore
  • LOCALIZZAZIONE ICBSA (Istituto Centrale per i Beni Sonori e Audiovisivi)
  • INDIRIZZO Via Michelangelo Caetani, 32, Roma (RM)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il tinfoil Nigra fu una delle primissime macchine per l'incisione e la riproduzione del suono fabbricate in Italia. Joseph Nigra aveva brevettato nel 1879 il suo sistema tinfoil. Questo modello di tinfoil, così viene chiamata la prima macchina di incisione e riproduzione del suono frutto del brevetto di Thomas Alva Edison del dicembre del 1877, venne prodotta dallo Studio Tecnico Volta di G. Nigra, uno stabilimento meccanico di applicazioni elettriche fondato alla fine del XIX secolo (1880 c.), con sede in via Nizza 31 a Torino. Il presente modello era stato realizzato per le dimostrazioni pubbliche a pagamento, fenomeno dilagante negli ultimi anni dell’Ottocento sia perché il fonografo non era tecnicamente maturo per un lancio commerciale, sia perché l’esibizione s’era immediatamente prospettata come l’impiego più redditizio in quel momento. Frutto del repentino successo della “meravigliosa” invenzione della riproduzione del suono, quindi, modelli di macchine come il tinfoil Nigra realizzati in vari paesi europei, sono la prima risposta alle iniziative di promozione del tinfoil Edison avviate fuori dagli Stati Uniti nei primi due anni dopo la registrazione del brevetto (19 febbraio 1878). La targa metallica presente sul tinfoil presentato in questa scheda, posta sul lato destro della base in ghisa smaltata, riporta, oltre al nome del costruttore, il numero 203 offrendoci un'importante informazione sul quantitativo presumibile, e non irrilevante, di macchine costruite dallo stabilimento Studio Tecnico Volta di G. Nigra
  • TIPOLOGIA SCHEDA Patrimonio scientifico e tecnologico
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1201354491
  • NUMERO D'INVENTARIO 345068
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Istituto Centrale per i Beni Sonori e Audiovisivi
  • ENTE SCHEDATORE Istituto Centrale per i Beni Sonori e Audiovisivi
  • DATA DI COMPILAZIONE 2022
  • ISCRIZIONI base - G. Nigra 203 / studio tecnico Volta / Torino - maiuscolo - italiano
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

ALTRE OPERE DELLA STESSA CITTA'

ITINERARI