Madonna con Bambino

dipinto, 1600 - 1610

Personaggi: Madonna; Gesù Bambino

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA tela/ pittura a olio
  • MISURE Altezza: 113
    Larghezza: 91
  • ATTRIBUZIONI Gentileschi Orazio (1562/ 1647)
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Galleria Corsini
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo Corsini
  • INDIRIZZO Via della Lungara 10, Roma (RM)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Ricordato per la prima volta nell'inventario del cardinale Neri Corsini del 1750 come proveniente dalla collezione del cardinale Lorenzo (quindi prima del 1730), il quadro è attribuito al Caravaggio. Attribuzione ribadita anche nell'inventario del principe Tommaso Corsini del 1808 dove è definito :"originale bellissimo di Caravaggio" (Magnanimi 1980). In realtà l'opera è oggi quasi concordemente riferita dagli studiosi (Gamba 1922-23; Baumgart 1955; Jullian 1961; Kitson 1967; Ottino della Chiesa 1967; Marini 1974; Cinotti 1983; Christiansen 2001) ad Orazio Gentileschi. Anche se non mancano i pareri discordi come quelli di Mahon (1952), Berne - Joffroy (1959) e Nicolson (1979). Vi sono poi alcuni studiosi come Marangoni (1922-23), Porcella (1931) e Bissell (1981) per cui si tratterebbe di una copia dal maestro lombardo. La difficoltà insita nell'attribuzione dell'opera, dovuta anche alla sua notevole qualità, è ben documentata a mio avviso dalla sorprendente ritrattazione del Longhi (1916) che dopo aver attribuito l'opera al Gentileschi, la riconduceva nel catalogo del Caravaggio (1951; 1952; 1968) ribattezzandola Madonna dello svezzamento. Papi nel 1991 ha avanzato il nome dello Spadarino non escludendo del tutto però la paternità Gentileschiana, invitando alla riflessione sull'attività giovanile di Artemisia (anche Hermanin 1924) pur notando le poche tangenze con la tela di stesso soggetto conservata alla Spada. L'attribuzione ad Orazio Gentileschi pare la più giusta, in particolare alla luce delle sperimentazioni sul primo Caravaggio, di cui la Salita al calvario di Vienna è una ulteriore testimonianza. Inoltre l'intensità emozionale che caratterizza il rapporto tra madre e figlio allontana la composizione da quelle che sono le rappresentazioni più auliche del soggetto per avvicinarla a quelle "domestiche" tipiche del Gentileschi, di cui la Madonna col bambino di Bucarest è un ulteriore testimonianza. Quindi tenuto conto delle molte analogie, stilistiche e iconografiche, con la Maddalena Doria Pamphilj di Roma ma soprattutto con la Madonna dei pellegrini in Sant'Agostino del 1604-1606, la datazione della tela Corsini è da fissare in un momento immediatamente successivo a questo. Quando inoltre, come giustamente fa notare Christiansen (2001) è ancora molto evidente nell'artista il tirocinio manierista
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1201007593
  • NUMERO D'INVENTARIO 107
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Speciale Archeologia, Belle arti e Paesaggio di Roma
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni artistici e storici del Lazio
  • DATA DI COMPILAZIONE 1990
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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