L'Arlesiana (Ritratto di M.me Ginoux). Ritratto di donna

dipinto, ca 1890 - ca 1890
Van Gogh Vincent (groot (zundert) 1853 / Auvers-sur-oise 1890)
Groot (Zundert) 1853 / Auvers-sur-Oise 1890

Donna a mezzo busto seduta a un tavolo, con la testa appoggiata alla mano sinistra e due libri sul tavolo

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA Olio su tela
  • MISURE Altezza: 61
    Larghezza: 50
  • ATTRIBUZIONI Van Gogh Vincent (groot (zundert) 1853 / Auvers-sur-oise 1890): esecutore
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Palazzo delle Belle Arti
  • INDIRIZZO viale delle Belle Arti, 131, Roma (RM)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il dipinto ritrae la signora Ginoux, moglie del proprietario del Café da la Gare di Arles, ristorante in cui l'artista si recava quotidianamente, che Paul Gauguin e Vincent Van Gogh ritrassero entrambi nel novembre del 1889: Gauguin ne fece un dipinto, Caffè di notte, oggi al Museo Pushkin di Mosca, e un disegno conservato al Fine Arts Museum di San Francisco, mentre Van Gogh in questa prima occasione ne fece due quadri (conservati rispettivamente a Parigi, Musée d'Orsay e a New York, Metropolitan Museum of Art). In seguito, spostatosi a Saint-Rémy intorno al 1890, egli riprese il motivo in tre nuove versioni, molto simili l'una all'altra, tra cui l'esemplare in esame. Gli altri due quadri si trovano a San Paolo, Museu de Arte de Sao Paulo (olio su tela, 65x54 cm), e a Otterlo, Rijkmuseum Kroller-Müller (olio su tela, 65x49 cm); due ulteriori versioni, pure eseguite nel medesimo periodo, corrispondono al quadro oggi perduto e probabilmente eseguito come dono per i coniugi Ginoux, e a un altro dipinto forse destinato a Gauguin, con citazione dall'Autoritratto (I Miserabili) e nella carta da parati a fiori sul fondo (cfr. Frezzotti 2006), forse identificabile con quello ora in collezione Dr. Ruth Bakwin a New York. La presenza dei due libri sul tavolo in primo piano, chiaramente identificabili in La Case de l'Oncle Tom (Uncle Tom's Cabin di H. Beecker Stowe) e in Contes de Noël (Christmas Stories di Ch. Dickens), alludono ai valori umani, protettivi e di accoglienza materna che l'artista attribuiva alla donna, che lo aveva sostenuto nelle prime crisi depressive, di cui ella stessa andava peraltro soggetta, favorendo tra i due un rapporto di empatia e comprensione reciproca, testimoniato da alcune lettere di Van Gogh da Saint-Rémy (Tutte le lettere di V. van Gogh, prefazione di J. van Gogh-Bonger, Milano 1959, n. 622a). Nel maggio 1998 il dipinto venne rubato dalla Gnam insieme al Giardiniere e al Cabanon de Jourdan di Cézanne, recuperati tutti nel luglio successivo. Recentemente A. De Robertis (2007) ha cercato di ricostruire i passaggi di proprietà del dipinto Gnam basandosi su riproduzioni fotografiche, indicazioni d'archivio e cataloghi di vendita Vollard, Bernheim-Jeune e Druet di Parigi e dei musei olandesi - ma spesso sulle sole misure, peraltro molto simili fra le tre versioni di Roma, San Paolo e Otterlo -, giungendo a sostenere che la quinta versione che si pensava perduta non fosse in realtà mai esistita. Lo studioso crede inoltre di potere individuare "per esclusione" il primo possesso del quadro Gnam da parte dei coniugi Ginoux, tra il 1890 e il 1895, poi da essi ceduto al mercante Vollard il 17 ottobre del 1895; Vollard lo avrebbe poi venduto a Bernheim Jeune il 21 febbraio del 1900, passando di qui prima del 1909 a Gasquet - come anche sostenuto da De La Faille -, poi a Druet, che lo vendette a H.P. Bremmer nel 1912. I diversi passaggi indicati dall'autore restano però a nostro avviso ancora tutti da verificare sulle fonti originarie. Lo stesso autore sottolinea inoltre la difformità delle misure tra l'esemplare Gnam e quelli di San Paolo e Otterlo, la preparazione di tipo industriale della tela e la mancanza di una traccia del disegno a carboncino, eseguito da Van Gogh a decalco dal disegno originale di Gauguin, che risulterebbe assente da un'indagine ai raggi X eseguita dal museo nel 1988, in occasione della mostra dedicata all'artista (Vincent van Gogh, catalogo della mostra, Roma 1988, p. 303). Esiste infine un'ulteriore versione del medesimo soggetto andata in asta da Christie's a New York il 2 maggio 2006
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1200490953
  • NUMERO D'INVENTARIO 5164
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma
  • ENTE SCHEDATORE Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma
  • DATA DI COMPILAZIONE 1996
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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