strutture per il culto (complesso monastico)

Acqualagna,

L'Abbazia di San Vincenzo fu edificata nel periodo del massimo fervore dell'esperienza benedettina. Sorge sulla riva sinistra del fiume Candigliano.La chiesa era probabilmente suddivisa in tre navate, terminanti con un'abside, ma oggi si presenta a navata unica. A destra della chiesa si sviluppava il monastero, con il chiostro prospiciente la navata destra. Tutto il complesso abbaziale era stato realizzato con pietra corniola proveniente dalle cave locali, mentre per la pavimentazione della chiesa si usarono grandissimi e spessi lastroni di pietra di origine romana e paleocristiana. La data di fondazione è incerta, secondo la leggenda dal VI al XVII secolo avrebbe custodito le reliquie di San Vincenzo, vescovo di Bevagna, qui trasportate dagli abitanti della città umbra (vicino a Foligno), distrutta dai Longobardi. Il più antico documento risale all'XI secolo, e riferisce che il monastero di San Vincenzo nel 970 era già florido di monaci. La cripta, riconducibile al secolo X, è tripartita da sei colonne di diverso diametro, con capitelli a tronco di piramide di varia fattura. Al suo interno si trova l'absidiola appartenuta alla navata laterale destra e ben visibile dall'esterno, posta accanto a quella principale. All'interno della chiesa si trovano in riutilizzo molti elementi architettonici di epoca romana provenienti dal municipio di Pitinum Mergens, tra cui, invenuta murata nella cripta, l'importantissima epigrafe CIL XI 5965, che è stata determinante per l'identificazione del sito rinvenuto a Pole con Pitinum Mergens

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