mostra d'altare - bottega marchigiana (prima metà sec. XVII)

mostra d'altare, 1600 - 1649

La mostra d' altare si impone con un accentuato verticalismo evidenziato dalle quattro colonne, due per lato, riccamente intagliate con motivi vegetali ad ampie foglie terminanti con capitelli corinzi. Sopra alla fastosa trabeazione si eleva un frontone spezzato dove sono allocate, simmetricamente, due sculture di angioletti. Al centro è la cimasa arricchita da un festone che inquadra dei raggi da cui si diparte la colomba dello Spirito Santo e sovrastati da una croce. All'interno è ospitata una piccola tela raffigurante Dio Padre benedicente

  • OGGETTO mostra d'altare
  • MATERIA E TECNICA legno/ doratura
    legno, intaglio
    legno/ scultura
  • AMBITO CULTURALE Bottega Marchigiana
  • LOCALIZZAZIONE Pollenza (MC)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE L'opera evidenzia elementi architettonici sapientemente rilevati dal fine intaglio e si inquadra nella produzione del XVII secolo ascrivibile ad un ambito marchigiano, territorio in cui la lavorazione del legno si distinse per elevati livelli raggiunti riscontrabili nelle chiese e nei palazzi. In questo periodo le mostre d'altare presentano una più completa struttura architettonica e la decorazione ad intaglio conquista nuovi spazi divenendo preponderante. La pala d'altare continua ad avere un ruolo principale, ma la sua cornice inizia ad assumere un aspetto sempre più monumentale e complesso. Le innovazioni del gusto barocco trovano proprio nelle mostre d'altare lignee un elemento capace di conferire anche attraverso la doratura un carattere di grandiosità, come nell'opera in esame. Purtroppo sono andati distrutti molti documenti di archivio relativi alla chiesa annessa al convento, pertanto non è possibile allo stato attuale della ricerca definire puntualmente tutte le vicende che interessarono le varie fasi di realizzazione della chiesa e degli arredi. Tuttavia è documentato che il signor Giovanni Greco di Montemilone (Pollenza) con testamento del 1556 donò alle "Monache Claustrali Riformate dell'ordine di Santa Chiara" la casa di sua proprietà, a condizione che, una volta trasformata in monastero, avesse la sua chiesa dedicata a San Giuseppe. La costruzione e l'adattamento della chiesa dovettero procedere speditamente se già nel 1562 risulta ultimata. In seguito il fabbricato monastico venne ampliato incorporando case ed orti adiacenti, soprattutto nella prima metà del XIX secolo, acquisendo così gradatamente la forma attuale. Evidentemente nel XVII secolo la chiesa venne arricchita con gli altari e i dipinti che tuttora la ornano, alcuni dei quali furono individuati dai Commissari napoleonici come opere di pregio, presentando ancora il sigillo. In anni recenti (1980 ca. e 2004 - comunicazione orale della Badessa) sono stati effettuati dei lavori all'interno della chiesa e nell'occasione sono stati rifatti in stile barocco alcuni arredi come il monumentale tabernacolo e i candelieri da parete (che pertanto non sono stati catalogati)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1100264304
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio delle Marche
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici delle Marche
  • DATA DI COMPILAZIONE 2014
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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