monumento funebre di Duknovic Giovanni detto Giovanni Dalmata (sec. XVI)

monumento funebre,

Il monumento consta di un prospetto architettonico articolato in tre piani. Su alto basamento con plinti decorati con delicati angeli con leggere tunichette svolazzanti è la lastra con l'iscrizione metrica. Indi segue la cassa decorata sulla fronte con motivi vegetali stilizzati e l'ostia mistica scolpiti a bassissimo rilievo. Ai lati gli stemmi. Sopra la cassa è rappresentata la salma del Beato dal volto scarno ed emaciato con il corpo ricoperto da ampie vesti ritmicamente panneggiate. superiormente è infine un'edicola rettangolare con paraste decorate con fini motivi a candelabre fitomorfiche e trabeazione al di sopra i capitelli pseudocorinzi. i piani leggermente aggettanti della trabeazione sono decorati con dentelli, ovuli, fusarole, kyma lesbico e una fascia con festoni di frutta. All'interno dell'edicola sono tre pannelli due dei quali convergenti prospetticamente verso quello centrale con la rappresentazione del Salvatore in gloria avvolto in ampio manto panneggiato. A destra è l'austera figura di S. Gerolamo con un libro e il leone accovacciato ai suoi piedi, a sin. San Giovanni Battista con la croce

  • OGGETTO monumento funebre
  • MATERIA E TECNICA marmo/ scultura
  • ATTRIBUZIONI Duknovic Giovanni Detto Giovanni Dalmata (1440 Ca./ Post 1509)
  • LOCALIZZAZIONE Ancona (AN)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La prospettiva di questo pseudovano poco profondo viene altresì suggerita dai cassettoni con rosette della parte superiore. Tra gli altri motivi decorativi si vedano i trofei di cornucopie. Piuttosto evidenti le varie rotture che hanno compromesso l'integrità del monumento. Il monumento funebre venne eretto a spese del Comune di Ancona in onore del Beato Gerolamo Giannelli morto nel 1506 sul Monte Conero dove viveva da eremita avendo questi legato per testamento i suoi beni alla città di Ancona (si vedano gli stemmi della Famiglia Giannelli e del comune anconitano). Il monumento venne commissionato a Giovanni (Duknovich) Dalmata (1440-1509) il quale rappresentò nel contesto del pannello superiore il Santo del quale il Beato portava il nome e Giovanni Battista di cui aveva imitato la vita romita. Originariamente il monumento era collocato nella Cappella del Sacramento posta sotto lo juspatronato della famiglia Giannelli, ma dopo essere stato gravemente danneggiato durante il bombardamento del 1915 (cfr. fig. 15 in Marinelli, Architettura romanica di Ancona, Ancona 1961/2) venne ricomposto ove attualmente si trova. Dal punto di vista stilistico il monumento, una tra le ultime opere di Giovanni Dalmata, reitera schemi di ambito romano-lombardo e rivela un certo stanco manierismo. Si veda infatti - come giustamente fa notare il Prjateli - il panneggiare con andamenti rigidi triangolari che sottraggono plasticismo alle figure e le rendono dei manichini inerti, l'eccesso dei decori vegetali che in parte compromettono la purezza del disegno architettonico dell'insieme. il brano migliore è comunque rappresentato dai due angeli del basamento che conservano intatta la facile freschezza del modellato dello scultore dei tempi migliori
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1100252489
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Ancona e Pesaro e Urbino
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici delle Marche
  • ISCRIZIONI in basso - SOLUS IN OCCULTIS DEGENS HIERONIMUS ANTRIS/ HIC RECUBO MONTIS ACCOLA CHYMERICI/ UNDE MARE ET TERRAS TENEBROSUMQUE AERA CERNO/ ET VIDEO CELUM QUOD COLO SYDERUM -
  • STEMMI alla sinistra, a lato - familiare (?) - Stemma - Comune Di Ancona - scudo con leopardo rampante
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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