stele/ funeraria

Norcia, 1 d.C - 50 d.C

Stele funeraria in calcare locale, di forma rettangolare, con corniciatura a timpano entro cui è presente un kantharos colmo di uva tra due colombe affrontate che sembrano beccare i frutti. Specchio epigrafico, delimitato da cornice modanata e leggermente ribassato, è inciso solo nella parte superiore ed è circondato da decorazione costituita da elementi fitomorfi interrotti a metà da una sorta di caduceo. Le lettere inserite nello specchio epigrafico, alto 129 cm e largo 35 cm, hanno altezza compresa tra 3,5 e 4,5 cm. I caratteri sono incisi in modo regolare. L'epigrafe ricorda che la stele è stata predisposta da Alfia Sabina per se stessa e per sua figlia Pulfonia Secundina. I cognomina Sabinus e Secundinus sono molto diffusi nel mondo romano, così come il nomen Alfius. Il nome Pulfonius è invece piuttosto raro e sembra collegabile all'etrusco Pulfen(n)ius

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