incoronazione di Maria Vergine

dipinto, 1400 - 1449

La scena é centrale con i personaggi seduti sul medesimo trono l'uno di fronte all'altro. Il trono è provvisto di baldacchino e lateralmente è ornato di guglie. A destra vi è il Cristo leggermente reclinato in avanti raffigurato mentre pone il diadema sulla testa della Madonna con ambedue le mani; la Madonna a sinistra,è inclinata con le braccia incrociate sul petto. Ambedue le teste sono circondate da nimbi in rilievo. Nella parte sopra le teste dei Santi c'è lo Spirito Santo sottoforma di colomba; più sopra due putti alati. La scena è completata lateralmente da quattro angeli musicanti a coppie

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA intonaco/ pittura a fresco
  • ATTRIBUZIONI Nelli Ottaviano (attribuito)
  • LOCALIZZAZIONE Gubbio (PG)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE I primi sopraluoghi dopo la scoperta avvenuta nel 1980, sono iniziati nel gennai continuati a più riprese fino ed oltre il 10 febbraio dello stesso anno. Le uniche porzioni ancora leggibili del Cristo, Madonna e colomba rappresentano l'unico residuo della decorazione quattrocentesca originale. Gli altri personaggi e il trono sono frutto di una aggiunta posteriore di oltre un secolo. E' possibile che tali aggiunte siano state effettuate a cattivo fresco. I fori e le cadute d'intonaco intorno ai personaggi principali potrebbero essere parzialmente ricondotti ad un'incorniciatura posticcia ed ora non più presente. La riscoperta e l'attribuzione al Nelli sono state effettuate dal Sig. Ettore Sannipoli per analogia di stile e si è avanzata l'ipotesi che l'opera è ubicata nella casa che fu del Nelli. Il seguente documento A.S.G. Fondo Not., Prot. n. 89 (Rogiti di Ser Celle di Ser Baldo)CC.2v.-32 dell'ottobre 1449 testimonia che Balda, moglie del fu Maestro Ottaviano e Marte, suo figlio adottivo, giungono ad un accordo sui beni ereditati dallo stesso Maestro Ottaviano consistenti in due case site nella città di Gubbio, precisamente nel quartiere di S. Andrea, affiancate( la prima ad oriente, la seconda ad occidente) e divise da un muro in comune. Nel lato superiore era situato l'orto del pittore. L'ipotesi è incoraggiata dai documenti: A.S.G.;Fondo Not., Prot.98,c4lr dove Marte, figlio adottivo di Ottaviano è indicato come erede universale dei beni immobili siti nel 1476 di fronte al Vescovado separati da questo tramite una via pubblica. Dai documenti sopracitati si presuppone che l'affresco fu eseguito dal Nelli su di una facciata della propria casa intorno al 1422. La notizia al momento del ritrovamento è stata divulgata con un'imprecisione quale l' interpretazione delle figure circondanti il Cristo e la Madonna che non sono Santi ma angeli musicanti. Nel 9.6.1980 il restauratore Gastone Sozzi di Perugia ha esaminato il dipinto senza apprestare alcuna operazione di ripristino e senza avanzare attribuzioni
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1000149614
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio dell'Umbria
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni architettonici e per il paesaggio e per il patrimonio storico artistico ed etnoantropologico dell'Umbria
  • DATA DI COMPILAZIONE 1985
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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