Madonna con Bambino in gloria

dipinto, 1340-1360

Pala d'altare raffigurante Madonna con Bimbo stante racchiusi in una mandorla policromata. Il manto della Madonna è decorato con motivi floreali, mentre il Bimbo reca sulla mano sinistra un rametto di fico. Intorno alla mandorla dei serafini e ai lati degli Angeli con tunica rosa. Il fondo è d'oro così pure è in lettere d'oro la scritta

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA tavola/ pittura a tempera/ pittura a olio
  • ATTRIBUZIONI Mello Da Gubbio (notizie Sec. Xiv)
  • LOCALIZZAZIONE Gubbio (PG)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il nome Mello è, a metà del Trecento, frequente a Gubbio nel suo contado. In un censimento del 1345 risultano equamente distribuite nei quartieri della citàà quattordici persone con tale nome; in ben due atti notarili del 1427 è ricordato Tavianus Martini Melli (e non Nelli). Inoltre il padre di Ottaviano è stato sicuramente pittore coe anche il fratello Tommaso. E' possibile pensare che si tratti in effetti di una dinastia di pittori, che fra il quinto decennio del secolo XIV e il quinto decennio del XV dà vita in Gubbio a una delle più affascinanti produzioni artistiche dell'Umbria. La fonte senese della cultura figurativa di Mello è chiaramente precisabile in riferimento al polittico pierlorenzettiano dal Carmine a Siena. Altre influenze possono essere state tratte dal Mello, dalla grande miniatura del Califfo dell'Assunta, di Nicolò Tegliacci. Rarissimo il particolare iconografico dal fico tenuto dal Bambino che richiama a una ricercatezza tardo- gotica; così pure la cornice di piccoli serafini in monocromo rosso, intorno alla mandorla, quali ritroviamo nei senesi e nel gotico tardo (Ottaviano Nelli o Gentile da Fabriano). Nel 1979 durante i lavori di restauro dell'opera venne rivelato il nome del maestro che l'ha eseguita, appunto il Mello, ciò costituisce forse il più importante fatto nella storia degli studi del trecento eugubino in questi ultimi decenni. Così altre opere attribuite finora a Guiduccio Palmerucci possono in base a queste valutazioni essere oggi attribuite proprio al Mello, rimasto ignoto per tanto tempo. La pala originariamente aveva ai lati e in alto dei legni aggiunti ora tolti per dargli una forma rettangolare. Inoltre la pala era stata completamente ridipinta in ogni particolare, per conferirgli un aspetto "moderno". Sul retro è dipinto a olio un Crocefisso della fine del secolo XVI (F. Santi 1979, pp. 63-65- 66- 67). Presso l'archivio della Curia Vescovile in Gubbio nella busta "Pieve d'Agnano" 26/33, 3 dove è riportato l0inventario della seguente, operato da D. Luigi Parroccini nel 18 febbraio 1841, figurano le seguenti notizie : " l'Altare maggiore (nella Chiesa di S. Maria della Pieve d'Agnano) è di pietra con gradinata di legno con Ciborio verniciati in finto marmo con quadro rappresentante Maria S.S. con il Bambino Gesù nelle braccia, avente una cornice dorata. Ancora: esiste nell'altare maggiore un quadro in legno con una cornice dorata in buono stato raffigurante Maria S.S. ad Nives. A conferma del precedente dall'inventario di D. Luigi Bettoni compiuto tra il 1872-73 si legge: " un quadro in tavola dell'altare maggiore ce nel davanti rappresenta Maria S.S. col Bambino in braccio corteggiata dagli Angeli, nella parte posteriore il crocefisso in sufficiente stato". Ancora dal suddetto Bettoni una richiesta di restauro della Chiesa testimonia le precarie condizioni dei beni mobili e immobili. La datazione del quadro è posta nella prima metà del '300; sconosciuta ne è la provenienza in quanto non esistono documenti. L'opera non era attribuita fino al restauro del 1° ottobre 1978 operata dalla Curia Vescovile; con la ripulitura della superficie pittorica è venuta alla luce un'epigrafe nella parte inferiore dell'opera "OPUS MELLI DE EUGUBIO". L'opera è quindi firmata da Mello da Gubbio che per analogia di stile anche la Madonna di Valdichiascio inizialmente attribuita al Palmerucci è oggi accertata come opera del Mello
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1000149601
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio dell'Umbria
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni architettonici e per il paesaggio e per il patrimonio storico artistico ed etnoantropologico dell'Umbria
  • DATA DI COMPILAZIONE 1985
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • ISCRIZIONI gradino di base/ fronte - OPUS MELLI DE EUGUBIO - lettere capitali -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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