Giurista acefalo. figura maschile seduta

scultura, ca 1281 - ca 1277
Arnolfo Di Cambio (attribuito)
1245 ca./ ante 1310

Statua in marmo bianco di Carrara ricavata in un unico blocco

  • OGGETTO scultura
  • MATERIA E TECNICA MARMO BIANCO
  • ATTRIBUZIONI Arnolfo Di Cambio (attribuito): esecutore
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Galleria Nazionale dell'Umbria
  • INDIRIZZO Piazza Giordano Bruno, 10, Perugia (PG)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La statua fu individuata da Mariani (1938, pp.260-265) nel 1938 in una nicchia sopra la porta settentrionale del chiostro della canonica nella cattedrale di San Lorenzo sebbene fosse stata reimpiegata con l'aggiunta di una testa in terracotta tardorinascimentale (Santi, 1969, p.143). Insieme ad un'altra immagine di giurista (inv.1069), ad una popolana alla fonte (inv.894), ad un malato alla fonte (inv.896) e ad una donna alla fonte (inv.895), conservati nella stessa raccolta, l'opera in esame costituisce l'unica testimonianza della fontana "in pedis platee" commissionata dal Comune di Perugia ad Arnolfo di Cambio tra il 1277 e il 1281 e già demolita prima del 1308. Lo smantellamento della fonte probabilmente iniziò già alla fine del XIII secolo, forse per difficoltà di approvvigionamento d’acqua, quando il Comune di Perugia decise di rimuovere il Grifo e il Leone che la ornavano e di collocare le sculture bronzee sopra il portale del Palazzo comunale. Nel 1308 alcune pietre della fonte vennero anche riutilizzate per la costruzione della scalinata di accesso al piano inferiore della chiesa di Sant’Ercolano, poi demolita nel 1524. Cuccini (1989, pp.112-114 e fig.101; 1994, pp.78-85) e poi Silvestrelli (2004, pp.206-208) hanno proposto una ricomposizione dell'intero complesso ipotizzando una struttura addossata ad una parete, composta da due vasche rettangolari inserite l'una nell'altra, decorate con le tre statue degli Assetati ed un rilievo disperso, oltre ai due scriba conservati in Galleria ed uno disperso. A partire dal 1308 non si conosce l'esatto destino delle varie sculture, è probabile comunque che le figure dei Giuristi furono reimpiegati nell'ambiente dello Studium della città (cfr. Biganti, 2004, pp.135-139). Silvestrelli (2004, p.208) evidenzia come stilisticamente la presenza di figure semigiacenti richiami in causa le figure delle urne etrusche (Mariani, 1939; Carli 1973) e come a sua volta possa essere servita da esempio a Giotto nella scena del Miracolo alla fonte del ciclo francescano. La recente mostra, svoltasi nel 2005, ha permesso di riesaminare tutti documenti relativi a questo monumento, di definire l’arco cronologico tra il 1277 e il 1281 e la collocazione originaria tra le attuali via Danzetta e Mazzini. E’ stata, inoltre, sottolineata come in quest’opera Arnolfo abbia potuto sperimentare una libertà iconografica che non si rintraccerà nelle successive commissioni di carattere curiale o prelatizie e come l’incontro con i Pisano sia stato fondamentale per lo stesso Arnolfo e per la scultura locale (cfr. Garibaldi, 2015, pp. 533-542 con bibliografia precedente)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1000017175
  • NUMERO D'INVENTARIO 980
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Galleria Nazionale dell'Umbria
  • ENTE SCHEDATORE Galleria Nazionale dell'Umbria
  • DATA DI COMPILAZIONE 1996
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
    2016
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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