Verso la fine degli anni ’70 la Hewlett-Packard produsse una serie di microcomputer compatti, di cui l’HP 85 fu il primo, indirizzato agli ingegneri. Era dotato di uno schermo da 5” in grado di visualizzare sia testo che grafica, una stampante termica che poteva stampare anche screenshot dello schermo, una unità a cartucce per il salvataggio di programmi e dati, e la possibilità di collegarvi un gran numero di periferiche. Il microprocessore era sviluppato appositamente dalla HP e, nonostante la bassa frequenza di clock, adottava soluzioni avanzate per garantire una accuratezza di 12 cifre ed eseguire velocemente i programmi scritti in BASIC. Pur non essendo particolarmente leggero, lo si considerava “portabile”. I vari modelli della serie avrebbero dovuto essere compatibili tra loro, ma in realtà i programmi richiedevano modifiche non banali per poter essere portati da un modello all’altro. Il modello esposto è un HP 85 della prima serie, con una espansione di RAM da 16 KiB e un cassetto per 6 plug-in ROM con inserita una per il calcolo su matrici e vettori