modello

post 1950 - ante 1990

Non chiara la presenza di un atomo di ossigeno laterale. Modello della struttura cristallina della Zincoblenda, Blenda o Sfalerite (ZnS), solfuro di Zinco montato grazie a sostegno metallico su una base circolare di legno. La Zincoblenda o Blenda è un minerale che si presenta in vari colori (giallo, bruno, bruno nerastro, rosso bruno), detto anche Sfalerite, con lucentezza viva tra resinosa e adamantina, talora metallica, monometrico. Si ritrova in cristalli o in aggregati, spesso associato alla galena. Giacimenti sono presenti in Sardegna, in Valle Seriana e Valle Brembana, in Val Camonica, nell’Alto Adige. Magnifici cristalli provengono dalla Valle di Binn nel Vallese, da Rodna in Transilvania, da Plibram in Boemia, da Joplin nel Missouri. È uno dei più diffusi e importanti minerali per l’estrazione dello zinco, come sottoprodotti anche cadmio, gallio e indio. Il nome deriva dal greco sfaleros=ingannatore, perché l’elevato peso specifico e il fatto di trovare questo minerale associato con altri minerali metalliferi, tra cui galena, faceva ritenere il minerale utile per estrarre metalli utili ma nessuno riusciva ad ottenerli. Dato che lo zinco è volatile e quindi evaporava con riscaldamento del minerale, il problema venne risolto con l'inserimento di storte di distillamento per il raffreddamento e la successiva solidificazione del metallo

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