ARPIE, MASCHERONI E ANIMALI FANTASTICI ENTRO TRALCIO VEGETALE

cornice 1190 - 1210

Per ragioni strutturali il fregio è più compresso rispetto a quello della ghiera (scheda 0900424806). Inoltre si accentuano i dettagli di superficie, perlinature e striature, corrispondenti alla ricchezza di dettagli decorativi. Dalle bocche dei mascheroni virili fuoriescono tralci e ippocampi

  • OGGETTO cornice
  • MATERIA E TECNICA pietra calcarea di S. Maria del Giudice/ scultura
  • AMBITO CULTURALE Bottega Lucchese
  • LOCALIZZAZIONE Lucca (LU)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Nel fascicolo della scheda storica di Soprintendenza si trova un foglio sciolto, firmato Luigi Gianmattei, Correttore di S.Giusto in Lucca, datato 1913. Si tratta di una lettera indirizzata al Soprintendente alle Gallerie di Firenze, ove si legge tra l'altro: "E' però una Chiesa monumentale importantissima, che fu deturpata nel 600, e che ora per cura di un Comitato cittadino, di cui indegnamente sono Presidente, si sta restaurando, volendola ritornare alle sue primiere e graziosissime forma. Già, coi dovuti permessi del R. Ministero, si sono fatti molti saggi e già si sarebbero forse potuti incominciare i lavori, se i Sigg. Cav. Prof. Castellucci e Comm. Passaglia, incaricati da quasi quattro anni di redigere il progetto ed i disegni, mi avessero mandato e l'uno e gli altri, sebbene da me moltissime volte sollecitati anzi addirittura molestati a farlo". La chiesa è da sempre ascritta all'inizio del secolo XIII: in particolare all'ambito di Guidetto, assimilandola quindi ai primi interventi della taglia, e cioè i capitelli del duomo di Prato, il frontespizio del S. Martino, le mensole e i capitelli del battistero pisano, il pulpito del S.Giorgio di Brancoli, ma anche le varie decorazioni nelle chiese di S.Giovanni e S.Cristoforo di Lucca. Il Salmi notava in questo portale un "nervoso movimento goticizzante", forse di derivazione francese. La critica più recente, che si è concentrata sul problema dell'avvio dell'impresa dei maestri Guidi in Lucca, individuandone anche coesistenze rispetto a maestranze precedenti (di radice guglielmesca, ad es. Biduino e Roberto), è propensa a collocare la realizzazione di questo portale nella fase iniziale della bottega di Guidetto, e cioè in un periodo a cavallo tra il XII e il XIII secolo; si tratterebbe quindi di un intervento preparatorio al più importante incarico della facciata del S.Martino (come dimostrano le molteplici identità iconografiche e tecnico-stilistiche dei fregi), che potrebbe far seguito alla prova del portale del S.Giovanni (ultimo decennio del XII), ove le sovrapposizioni con la taglia precedente sono assai più vistose, ma che presenta elementi puramente guidetteschi: in particolare la cornice sovrastante l'architrave, a grandi girali con le caratteristiche foglie sfrangiate e dai lobi stondati, alternati a pigne d'uva, ma anche i leoni con prede, in aggetto alla base della lunetta; la stessa innovazione della leggera strombatura della lunetta, a molteplici ghiere d'arco, infine anche uno dei capitelli dell'interno, ove compaiono le arpie, uno dei soggetti più frequenti nel repertorio della maestranza, che lo impiega icasticamente, senza intenti narrativi. Si tratta di elementi tutti rintracciabili nella porta centrale del S.Giusto, pur con le dovute declinazioni, che sono dovute probabilmente alla articolazione della bottega in più artefici
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900424811
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Lucca e Massa Carrara
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni architettonici e per il paesaggio, per il patrimonio storico artistico e demoetnoantropologico di Pisa, Livorno, Lucca e Massa Carrara
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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