TORRI SALVUCCI

San Gimignano, ca fine XIII - ca metà-XV

Edifici a pianta quadrata; strutture verticali in calcare cavernoso e pietra arenaria; copertura piana

  • OGGETTO torre-difensiva
  • AMBITO CULTURALE Maestranze Locali
  • NOTIZIE La posizione strategicamente importante che il sistema fortificato del palazzo e delle torri Salvucci aveva all'interno del castello vecchio, e la stessa scelta della tipologia difensiva (torri binate con palazzetto di collegamento, ossia il massimo possibile di capacità difensiva e di controllo) testimoniano il ruolo rilevante che la famiglia dei Mangeri, probabili costruttori del complesso, e poi quella dei Salvucci, che lo acquistò in una data imprecisata, dovettero godere all'interno del Comune, per lo meno fino alla vittoria guelfa del 1251. La area che i Mangeri possedevano, tra la pieve e la vecchia porta di San Matteo (ora arco della Cancelleria) era molto vasta, e il palazzo con le torri binate fu impiantato a filo del percorso interno alla vecchia cinta delle mura castellane. Successivamente essi cedettero parte dell'area alla Pieve e nel 1314 al Comune, per l'ampliamento della importante via della Rocca. Probabilmente a questo periodo, successivo quindi a quello del l'impianto originario, risale la costruzione del corpo che forma l'angolo tra piazza Duomo e via San Matteo, e che, insieme al muro di cinta ancora esistente nel catasto leopoldino, definiva l'area privata rimasta ai Salvucci dopo le cessioni, chiamata "claustrum" e corrispondente all'attuale piazza delle Erbe. Nel contesto delle lotte con i guelfi Ardinghelli il palazzo fu incendiato nel 1352. Nel 1439 venne distrutto allorché vi crollò sopra la torre innalzata nel 1248. Successiva mente palazzo e torre vennero riedificati. L'impianto originario prevedeva l'accesso al palazzo tramite la porta stretta, sormontata da un massiccio architrave, che si apre al piano terra della torre minore sul lato del "claustrum" (piazza delle Erbe). Da lì si perveniva all'interno del palazzo e poi, mediante una serie di passaggi obbligati e sor vegliati, all'ultimo piano di questo dove erano gli accessi alle due torri. I vani al piano terra di via San Matteo, soffittati con volta a botte, erano indipendenti da quelli superiori e probabilmente destinati al commercio. In quello corrispondente alla torre maggiore vi è però una scaletta ricavata nello spessore della parete, che collegava la bottega con il chiostro superiore. L'organizzazione dei piani superiori è piuttosto complessa, ed in centrata sul corpo ad angolo che quindi diventa dal punto di vista della distribuzione molto importante rispetto all'antico palazzetto. (E' da ricordare che dato l'enorme spessore dei muri delle torri, mt 2,30 circa, al loro interno non vi sono vani abitabili di una certa consistenza, ma piuttosto passaggi e ripostigli). Il corpo ad angolo, alto tre piani (mentre il palazzetto è alto quattro piani sulla piazza e cinque sulla via), è impiantato su una struttura a due campate disuguali ortogonali a via San Matteo, di cui la prima, più stretta, contiene la scala ad una rampa rettilinea (ingresso dal civico 20 di piazza delle Erbe) e i locali di servizio e di disimpegno dei piani superiori (cucina, bagni, ripostigli, percorsi di distribuzione). La seconda campata, più ampia e divisa all'interno parallelamente alla via, è occupata dalle camere degli alloggi. Al Io piano un unico appartamento si affaccia su via San Matteo, piazza del Duomo, piazza delle Erbe. Attraverso un passaggio nella torre maggiore si perviene a due locali sovrapposti e collegati da una scaletta, ubicati nell'antico palazzetto e comunicanti con uno stretto vano nella torre minore, con affaccio sulla piazza attraverso una feritoia, immediatamente al di sopra di una porta architravata. Al secondo piano dell'edificio ad angolo, servito dalla scala ora a due rampe ci sono due alloggi. Dal pianerottolo si accede all'interno della prima torre, con scaletta per le soffitte dell'edificio ad angolo. Al secondo piano sono ancora in sito i mensoloni di pietra a sostegno dei ballatoi esterni. La muratura del palazzetto, di pietra al piano terra e di mattoni ai piani superiori, è anch'essa in buone condizioni anche se presenta qualche vuoto, e negli ultimi due piani evidenti tracce di una manifattura più grossolana, con innesti di scaglie di pietra, che farebbe ipotizzare ad un'esecuzione più tarda di questi livelli. Al primo piano gli archivolti di mattoni delle finestre sono stati tamponati da piattabande di cemento. Analogamente è in buone condizioni la muratura di pietra del corpo d'angolo, che reca tracce di un restauro recente (risarcitura sottosquadro di lesioni verticali). Su quest'ultimo parametro sono visibili al primo piano stipiti ed archivolti di mattoni di due ampie aperture parzialmente tamponate. Su piazza del Duomo l'edificio si presenta in buono stato con una muratura mista, differenziata tra i due lati dell'angolo ottuso formato in pianta: più laterizio a valle, più pietra a monte; all'angolo con piazza delle Erbe è leggibile una parte dell'antico muro di cinta del claustrum, realizzato in muratura a sacco con paramento di pietra squadrata. Su di esso si è innestato l'edificio stesso. Sono ben conservati gli archivolti di pietra e di mattoni che incorniciano tutte le aperture, sia su piazza Duomo che su piazza delle Erbe. Su questo lato si apre la piccola porta della torre minore, con un arco di scarico in pietra policroma sovrastante il massiccio architrave. Sulla torre maggiore al Io piano si apre una finestra sormontata da una feritoia archiacuta, con archivolto di pietra a sua volta sormontato da una tamponatura di mattoni che riduce a livello di finestrella una precedente apertura più grande. Vi sono anche tracce di un balconcino ad angolo, molto brutto. A questa altezza la torre maggiore presenta tre ricorsi di pietra tufacea (anche su via S. Matteo) che fa ipotizzare che a questo livello dovette avvenire il crollo del 1439. La muratura superiore ha infatti una superficie più compatta di quella inferiore, che appare come scalpellata in vaste zone
  • LOCALIZZAZIONE San Gimignano (SI) - Toscana , ITALIA
  • INDIRIZZO Piazza delle Erbe, 18/20, San Gimignano (SI)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Architettura
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà privata
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900384836
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Siena, Grosseto e Arezzo
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Siena, Grosseto e Arezzo
  • DATA DI COMPILAZIONE 1994
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2018
  • DOCUMENTAZIONE GRAFICA estratto mappa catastale (1)
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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