monumento funebre di Bondi Giuseppe (sec. XIX)

monumento funebre,

Tomba entro recinto a terra con colonnine angolari e lati in ferro costituita da uno zoccolo a sezione quadrata sormontato da un pulpito coperto da un drappo con frange sulla fronte e sul retro, interamente fasciato di stoffa e con un libro aperto nella parte superiore che funge da leggio. Il pulpito è ornato sui quattro lati da croci greche a rilievo lisce e da una croce latina apicale

  • OGGETTO monumento funebre
  • MATERIA E TECNICA ferro/ battitura
    marmo bianco/ scultura/ incisione
    pietra serena/ scultura
  • ATTRIBUZIONI Bondi Giuseppe (notizie 1863-1893): esecutore
  • LOCALIZZAZIONE Firenze (FI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La tomba commemora Michail Orlov, primo sacerdote della chiesa russa a Firenze ed è posta nella zona del Cimitero dove più fitta è la presenza di defunti di origine russa. La tipologia del monumento deriva da quella, comune nella scultura funeraria ottocentesca (cfr. E.V.GILLON, Victorian Cemetery of Art, New York 1972, f. 140), del piccolo cippo funerario con libro aperto, molto utilizzata nelle sepolture protestanti (cfr. ad esempio, nel Cimitero degli Inglesi, la tomba di Pierre Wagniere - scheda n. 09/00300580). In particolare essa riprende la forma dell'"analoi", caratteristico pulpito utilizzato in Russia per le predicazioni sacerdotali e per l'ostensione delle icone alla venerazione dei fedeli. Una tomba di forma e concezione molto simile si trova nel Cimitero Acattolico di Roma e commemora anch'essa un sacerdote di origine russa. Stilisticamente in quest'opera si avverte un'adesione al gusto neogotico e neomedievaleggiante diffusosi già dagli anni Trenta nelle arti non soltanto figurative e che a Firenze fu stimolato dalla presenza del Rumohr (dal 1816) e di alcuni pittori Nazareni, nonchè, verso gli anni Sessanta, con quella dei Pre-raffaelliti (cfr. F. MAZZOCCA, Conoscitori ed artisti tedeschi a Firenze fra Rumhor e l'Antologia, in "L'idea di Firenze", Atti del Convegno, Firenze 1989, pp. 43-51). A tale gusto, che generò anche lo stile delle facciate di Santa Croce (1853-63) e di Santa Maria del Fiore (1871-87), appartiene pienamente quest'opera dal carattere fortemente simbolico e dove la connotazione del mestiere del defunto (quello di pastore), attraverso la forma "a pulpito", attinge a una mentalità di stampo realista-borghese, anch'essa assai diffusa nella scultura ottocentesca (cfr. La scultura a Genova e in Liguria. Dal Seicento al primo Novecento, Genova 1988). Il monumento fu realizzato da Giuseppe Bondi, uno scultore specializzato nella produzione di opere funerarie e che dimostra la continuità, sia ideologica che stilistica, fra il Cimitero degli Inglesi, dove risulta attivissimo negli anni Settanta, e quello agli Allori dove lavorò molto negli anni Ottanta. L'artista, classificato nella categoria dei "Marmisti", cioè fra gli artigiani dediti alla produzione anche seriale di opere funerarie, nella Nuova guida civile artistica amministrativa militare e commerciale della città di Firenze, col nuovo stradale e nuova numerazione, anno II, Firenze 1863, p. 348), rivela tuttavia in quest'opera anche una precisa originalità che ne connota spesso la produzione facendone qualcosa di più di un semplice scalpellino
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900300780
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni artistici e storici delle province di Firenze, Pistoia e Prato
  • ISCRIZIONI fronte del monumento - PROTOIEREI / MICHAIL ORLOV / SKONTHALAS 28 MARTA / 1878 GODA / NA 47 GODU - G(IUSEPPE) B(ONDI) F(ECE) -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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