vaso da farmacia, opera isolata - bottega di Montelupo (fine/inizio secc. XVI/ XVII)

vaso da farmacia,

Il corpo vasale è cilindrico, con una doppia carenatura che nella parte su periore termina con un brevissimo collo svasato ed arrotondato e in quella inferiore si raccorda al piede a disco espanso con fondo piatto. La super ficie interna e quella esterna, ad esclusione del fondello, sono rivestite di smalto bianco. La decorazione investe tutto l'esterno del corpo vasale ed è costituita, nella parte centrale perfettamente cilindrica, da fasce verticali che si alternano a brevi pennellate oblique e a serie di trattin i trasversali incrociati, in policromia verde-ramina, arancio-ferraccia, b runo-manganese, giallo-antimonio e blu-cobalto. Gli stessi colori sono imp iegati per il decoro della zona inferiore e di quella superiore ed è carat terizzato da linee e strisce orizzontali che sottolineano la rotondità del profilo, fino ad investire l'orlo e il bordo del piede

  • OGGETTO vaso da farmacia
  • MATERIA E TECNICA Maiolica
  • LOCALIZZAZIONE Chiusi della Verna (AR)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE L'albarello è già stato identificato con uno descritto nell'Inventario del Santuario risalente al 1934 (A. Lensi, La Verna. Stato di consistenza del le fabbriche e dei terreni. Descrizione delle cose d'arte e delle memorie storiche, Firenze 1934, p. 137). Nella copia conservata nell'archivio del convento, infatti, davanti alle descrizione del vaso è stato messo il n. 1 che corrisponde a quello segnato in un cartellino all'interno dell'albare llo. La descrizione però, è molto sommaria e non fa riferimenti né alla ma nifattura, né alla data di produzione. La tipologia strutturale, comunque, pur con lievi varianti, è ben conosciuta in Toscana ed in particolare nel la zona fiorentina e montelupina fin dal XV secolo (AA.VV., Una farmacia p reindustriale in Valdelsa, Certaldo 1983, p. 84; F. Berti, G. Pasquinucci, Antiche maioliche di Montelupo, Pontedera 1984, p. 35). E' tuttavia con p ezzi del XVI secolo che vi sono precisi confronti morfologici e di tipolog ia decorativa. Un albarello di dimensioni analoghe a questo esemplare che presenta identica forma vasale e simile decorazione nelle zone carenate e su breve collo è riferito dalla Ravanelli Guidotti alla seconda metà del X VI secolo e a produzione di Montelupo (C. Ravanelli Guidotti, La donazione Angiolo Fanfani: ceramiche dal Medioevo al XX secolo; Faenza 1990, p. 72, n. 37). Lo stesso tipo di decorazione a strisce policrome e tratteggi obl iqui è ben attestata nella zona montelupina e, già ampiamente affermato ne l secolo XVI, perdurerà ancora nel '600 con stanche ripetizioni (Le maioli che della Collezione Serra, Milano, s. d., Parte II, p. 40, nn. 100-101; F . Berti, G. Pasquinucci, op. cit., pp. 82, 88). L'esemplare della Verna, p resentando una grafia alquanto veloce e una cromia diluita, sembra tradire una datazione piuttosto tarda, da orientare alla fine del XVI secolo o al l'inizio del XVII. Per ciò che concerne l'area di produzione si deve pensa re ad una manifattura montelupina, sia per i numerosi ritrovamenti nel cen tro valdarnese di oggetti con analoga tipologia decorativa, sia per il par ticolare timbro cromatico
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900259246
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Siena, Grosseto e Arezzo
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Architettonici Paesaggistici Storici Artistici ed Etnoantropologici di Arezzo
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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