vaso da farmacia, opera isolata - bottega di Montelupo (prima metà sec. XVII)

vaso da farmacia,

Il corpo vasale è cilindriforme, a carenato superiormente e inferiormente; il collo è leggermente svasato e terminante con orlo ingrossato e arroton dato; il piede è a disco espando con fondo piatto. La superficie interna e quella esterna sono rivestite di smalto bianco. La decorazione, che ha un a cromia molto diluita, investe tutto il corpo vasale ed è costituita , n ella parte centrale cilindrica - da grandi ovali verticali, in blu riempit i da tratti orizzontali in arancio chiaro tagliati longitudinalmente da un a sottile riga manganese. Gli ovali hanno la zona mediana sottolineata da una banda, che riguarda tutta la circonferenza, ottenuta con strisce aranc io e giallo, mentre, tra un ovale e l'altro, vi sono dei segni in manganes e a guisa di V che riempiono lo spazio in alto e in basso. Nelle due caren ature la decorazione è costituita da fasce in arancio, giallo e manganese, poste in orizzontale e che ricoprono la superficie fino al bordo del coll o e del piede

  • OGGETTO vaso da farmacia
  • MATERIA E TECNICA Maiolica
  • LOCALIZZAZIONE Chiusi della Verna (AR)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE L'albarello, sia per la struttura vasale che per la decorazione, rientra n ella tipologia delle forme ipotecarie diffusesi nel territorio fiorentino e precipuamente nella zona di Cafaggiolo e Montelupo fin dal XV secolo, pe rdurando anche nei secoli successivi (G. Cora, Storia della maiolica di Fi renze e del contado: secoli XIV e XV, Firenze 1973, I, pp. 153, 473 e II, tav. 253b; L. Lucattini, Arte e ceramiche nel Museo dell'Ospedale di S. Ma rtino di Genova, Genova 1975, p. 171, nn 867-868; C. Ravanelli Guidotti, L a donazione Angiolo Fanfani: ceramiche dal Medioevo al XX secolo; Faenza 1 990, p. 72, n. 37). Un albarello con lo stesso tipo di decorazione a grand i ovali nonché con la stessa forma vasale , appartiene alla Donazione Cora del Museo di Faenza; le differenze sono date dalle dimensioni e dalla cro mia più intensa. L'esemplare è attribuito a manifattura montelupina del XV II secolo. Sulla scorta di tali indicazioni è possibile pensare che anche l'albarello della Verna sia uscito da una fornace seicentesca di Montelupo , forse qualche anno dopo rispetto al vaso della Collezione Cora, poiché l a cromia molto diluita e la sintassi non particolarmente curata tradiscono una certa stanchezza ripetitiva che non si nota nell'altro esemplare
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900259245
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Siena, Grosseto e Arezzo
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Architettonici Paesaggistici Storici Artistici ed Etnoantropologici di Arezzo
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

ALTRE OPERE DELLA STESSA CITTA'