vaso da farmacia, opera isolata - bottega di Montelupo (fine/inizio secc. XVI/ XVII)

vaso da farmacia,

La morfologia dell'albarello è cilindrica, con una carenatura inferiore ed una superiore dove s'imposta il breve collo a scozia terminante con un bo rdo leggermente estroflesso con orlo arrotondato; il piede è a disco espan so ed ha il fondello piatto. La superficie interna e quella esterna - escl udendo il fondino - sono rivestite di smalto bianco. La decorazione invest e tutto il corpo vasale ed è costituita, nella parte centrale cilindrica, da grandi ovali verticali in blu diluito, che sono riempiti alternativamen te da tratti orizzontali in verde chiaro e bruno e da tratti in arancio e bruno, tagliati longitudinalmente da una sottile riga manganese. Gli ovali hanno la zona mediana sottolineata da una banda ottenuta con strisce aran cio e giallo, che riguarda tutta la circonferenza, mentre, tra un ovale e l'altro, dei segni in manganese a guisa di V riempiono lo spazio in alto e in basso. Nelle due carenature la decorazione è ottenuta con strisce poli crome in arancio, giallo e manganese che evidenziano la rotondità del vaso e ricoprono la superficie fino al bordo del collo e del piede

  • OGGETTO vaso da farmacia
  • MATERIA E TECNICA Maiolica
  • LOCALIZZAZIONE Chiusi della Verna (AR)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La tipologia formale dell'albarello caratterizzata dalla parte mediana cil indrica non rastremata e dalla doppia carenatura è attestata fin del XV se colo (G. Cora, Storia della maiolica di Firenze e del contado: secoli XIV e XV, Firenze 1973, I, p. 473 e II, tav. 253b; AA.VV., Una farmacia preind ustriale in Valdelsa, Certaldo 1983, p. 84), ma perdura anche nel XVI seco lo e oltre. Per quanto riguarda il motivo decorativo già il Cora lo aveva classificato nella famiglia dei "motivi locali ad ovali e rombi", present e in area fiorentina fin dalla fine del Quattrocento e affermatosi nel sec olo successivo (G. Cora, op. cit., I, p. 153), specialmente per ornare for me chiuse e apotecarie, prestandosi molto bene per tali morfologie la deco razione a fascia continua e verticale. Specifici confronti sono possibili tra l'albarello della Verna e uno della Donazione Cora che ha una identica struttura formale e la stessa ornamentazione della parte cilindrica e del le zone carenate. Anche la cromia, pur essendo più accentuata è simile a q uella usata nel vaso del monastero. L'albarello che ora è conservato al Mu seo di Faenza è attribuito a fabbrica montelupina del XVII secolo (G. C. B ojani, C. Ravanelli Guidotti, A. Fanfani, La donazione Galeazzo Cora, Mila no 1986, p. 206, n. 513) e sulla scorta di tali confronti è possibile ascr ivere anche l'albarello della Verna ad una manifattura di Montelupo e data rlo orientativamente tra la fine del XVI e l'inizio del successivo
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900259244
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Siena, Grosseto e Arezzo
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Architettonici Paesaggistici Storici Artistici ed Etnoantropologici di Arezzo
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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