orazione di Cristo nell'orto di Getsemani

vetrata, post 1443 - ca 1444

Vetrata circolare composta da ventisei pannelli

  • OGGETTO vetrata
  • MATERIA E TECNICA vetro/ piombatura/ pittura
  • MISURE Diametro: 480 cm
  • ATTRIBUZIONI Ghiberti Lorenzo (attribuito): disegnatore
    Bernardo Di Francesco (attribuito): esecutore
  • LOCALIZZAZIONE Firenze (FI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE L’orazione nell’orto fu commissionata al maestro vetraio Bernardo di Francesco il 2 maggio 1443 insieme alla vetrata della Resurrezione (Poggi, 1909, doc.749); il disegno fu dato da Lorenzo Ghiberti che in data 11 settembre 1443 veniva saldato per esse e per quello dell’Ascensione (Poggi, 1909, doc.752). Nel febbraio 1444 l’opera era già compiuta e posta in loco, come è specificato nel pagamento a Bernardo di Francesco. Nel giugno 1507 si compensava Sandro di Giovanni Agolanti restauratori in pianta stabile delle vetrate del duomo, per il rifacimento di una lastra (Poggi, 1909, doc.763, 866). Lo stesso Ghiberti nel suo secondo Commentario afferma: “nella tribuna sono tre occhi disegnati di mia mano; nell’uno è come Cristo va in cielo, nell’altro quando adora nell’orto. A terzo quando è portato nel tempio” (ed.Morisani, 1947, p.47). Numerosi gli interventi critici relativi all’opera in esame. Già il Vasari, nelle sue Vite, attribuisce al Ghiberti tutte le vetrate del tamburo eccetto l’Incoronazione di Donatello (1550, p.277; 1568, p.285). Brevi osservazioni nel Semper che parla di disegno confuso e di scarsa efficacia dei colori (1872, p.23). Importante il contributo del Poggi che, nel 1909, curò la pubblicazione del materiale documentario riguardante tutte le vetrate del Duomo, da lui ordinato e riassunto in brevi commenti esplicativi su ogni singola opera (Poggi, 1909, p.LXXXVIII e docc.749, 752, 763, 866). Per il Toesca il motivo floreale nel manto dell’apostolo a sinistra rende confusa la forma ed è solo un “vano accorgimento” adottato per interrompere l’uniformità delle tinte delle vesti (Toesca, 1920, p.4). Secondo la Van Straelen l’azzurro brillante di una lastra nell’apostolo in primo piano ed il rosa lilla del tronco della palma a destra sono di restauro; inoltre la studiosa nota che nella trasposizione in vetro si è perduta la plasticità del disegno ghibertiano, pregiudicando la chiarezza della rappresentazione (Van Straelen, 1938, pp.83-84). Il Salmi osserva come nei tre occhi del tamburo lo stile dell’artista si ampli per influsso di grandi maestri contemporanei operanti nelle vetrate vicine (Donatello, Paolo Uccello, Andrea del Castagno); egli ritiene la città di Gerusalemme più vicina alla veduta di Firenze nell’arco di S.Zanobi che non alla Gerico ed alla Gerusalemme della porta del Paradiso (Salmi, 1956, pp.236-237). Marchini, nota come, nonostante l’introduzione del paesaggio, non si abbia uno spazio misurato, mancando nella scena un “deciso miglioramento prospettico di elementi in profondità (1956, p.40) ed essendo le figure e gli episodi” ivi immessi in maniera prevalentemente intuitiva (1978, p.553). Secondo Von Oesterreich è probabile che le vesti degli apostoli non riflettano il disegno originario e negativo è il suo giudizio della scena, miscuglio di elementi ghibertiani forse dovuto alla mano di un allievo (1967, I, pp.129-133, 141-144). In occasione della mostra ghibertiana del 1978 la vetrata è stata oggetto di uno studio accurato da parte di M.Bacci che ne delinea la storia e la fortuna critica, notando come la disposizione delle forme riprendendo un modulo espresso circa quarant’anni prima dello stesso Ghiberti nella porta nord e come lo sfondo paesistico inserisca quest’opera nell’ambito dell’attività contemporanea per la terza porta del Battistero (Bacci, 1879, p.252)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA detenzione persona giuridica senza scopo di lucro
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900188134
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della citta' di Firenze
  • DATA DI COMPILAZIONE 1983
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 1989
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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