paesaggio

dipinto, 1850 - 1899

La tavola, eseguita intorno al 1867, raffigura un paesaggio di campagna. Al centro di un tratto lievemente scosceso una coppia di buoi pascola vicino a due alberi. Il bue a destra è posto di fronte allo spettatore ed ha sulle corna un cencio rosso; quello a sinistra volge la schiena al compagno. Il tratto di campagna che si estende di fronte a loro è brullo, mentre dietro di loro una rigogliosa - benchè bassa - vegetazione lascia poco spazio ad un cielo grigio - azzurro. All'estrema destra, in secondo piano, una contadina è piegata in avanti nell'atto della raccolta; indossa una camicia rossa ed una gonna scura. La cornice è modanata, in legno dorato lavorato a sbalzo

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA tavola/ pittura a olio
  • ATTRIBUZIONI Boldini Giovanni (1842/ 1931)
  • LOCALIZZAZIONE Livorno (LI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Pochi sono - a fronte della mole dei ritratti - i paesaggi animati eseguiti dall'artista ferrarese. I più si collocano nel periodo trascorso a Firenze (1862 - 1871) a contatto con l'ambiente macchiaiolo: possiamo ricordare, tra questi, i Buoi aggiogati (olio su tavola, 17 x 25) di proprietà della Galleria d'arte moderna di Firenze. Nel 1867, di ritorno da un viaggio parigino che interruppe la permanenza fiorentina ripresa pochi mesi dopo, Boldini sostò a partire da luglio per qualche tempo a Castiglioncello, in compagnia di Diego Martelli, Giuseppe Abbati, Giovanni Fattori e Augusto Rivalta, assidui frequentatori - quando non residenti come il Martelli - delle coste a sud di Livorno. L'attività che il pittore svolse durante il soggiorno castiglioncellese è sinteticamente descritta da Piero Dini: tranne pochi ritratti dedicati ai componenti della famiglia del medico Gattai, egli dipinse "[...] anche la piccola <>, una veduta della Punta col profilo generale della costa e inoltre bovi bianchi, pagliai, figure di contadini intenti ai lavori dei campi e numerosissimi disegni raffiguranti quelle caratteristiche scogliere e marine: tutto questo materiale (appunti, schizzi, bozzetti a olio, disegni) fu utilizzato l'anno seguente come studio preparatorio per le vaste composizioni murali eseguite su commissione della signora Falconer nella sala da pranzo della villetta a Collegiato [...]" (P. Dini, Boldini Macchiaiolo, Torino, 1989, p. 22). E' probabile, dunque, che questa tavoletta di proprietà del Museo Fattori sia stata eseguita intorno al 1867. Sono certamente ancora forti le suggestioni dell'arte di Serafino de Tivoli, frequentato da Boldini già a partire dal 1863, a cui si aggiungono la sintesi descrittiva delle tavolette macchiaiole e l'eco millettiana - dovuta forse alle recenti impressioni parigine - nella contadina intenta alla raccolta. MSTL: Livorno MSTD: 26 maggio - 26 giugno 1985
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900106272
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Pisa e Livorno
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni architettonici e per il paesaggio, per il patrimonio storico artistico e demoetnoantropologico di Pisa, Livorno, Lucca e Massa Carrara
  • DATA DI COMPILAZIONE 1978
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • ISCRIZIONI sul fondo a destra - BOLDINI -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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