Ravenna. Museo Arcivescovile, transenna di manifattura costantinopolitana con croce greca

negativo, ca 1877 - ante 1889
  • OGGETTO negativo
  • SOGGETTO Scultura - Transenna - Campo traforato - Cornici - Tralcio d'acanto spinoso - Croce greca - Foglie - Volute con forme gigliate
    Architettura religiosa - Chiese - Cattedrali - Basilica Ursiana - Pavimento
    Scultori - Manifattura costantinopolitana - Sec. VI
    Emilia Romagna - Ravenna - Museo Arcivescovile - Sala della collezione lapidea e delle transenne - Transenna
  • MATERIA E TECNICA VETRO
    collodio
  • MISURE Misura del bene culturale 0800649486: 20,2,x23,8 cm
  • CLASSIFICAZIONE DOCUMENTAZIONE DEL PATRIMONIO STORICO ARTISTICO
  • ATTRIBUZIONI Ricci, Luigi (1823-1896): fotografo principale
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini
  • LOCALIZZAZIONE Basilica ed ex Monastero benedettino di San Vitale
  • INDIRIZZO via San Vitale, 17, Ravenna (RA)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La lastra oggetto d'esame, appartiene al fondo denominato Santa Teresa, dal nome dell'ospizio in cui, negli anni Settanta del Novecento, vennero rintracciati 846 negativi su lastra di vetro, prevalentemente al collodio, realizzati dalla ditta Luigi Ricci tra il 1869 ca. e il 1914. Le lastre, tra il 1979 e il 1980 vennero ufficialmente acquisite in donazione dalla Soprintendenza di Ravenna, e costituiscono molto probabilmente il deposito che negli anni Trenta, Corrado Ricci, figlio dello stesso Luigi e fondatore della Soprintendenza ai Monumenti di Ravenna, Santi Muratori, direttore della Biblioteca Classense e Renato Bartoccini, l'allora soprintendente ai Monumenti, cercarono invano di far acquisire al Comune di Ravenna per la fototeca dell'Istituto di Studi Bizantini. Per notizie biografiche su Luigi Ricci, si veda la ricca bibliografia prodotta da Paola Novara, allegata a questa scheda. Nella prima edizione del catalogo di Luigi Ricci del 1869 compare un gruppo di lastre, appartenenti alle “Tavole della Metropolitana” ma nessuna con riferimento alla pavimentazione. Nel catalogo del 1877 invece, con i numeri di inventario da 366 a 372, compare un gruppo di soggetti dedicati a “trafori nel pavimento” o “incrostazioni in marmo e mosaico nel pavimento”; la numerazione ascrivibile a questa pubblicazione non corrisponde però a quella presente sulle lastre oggetto di studio. Altresì invece i numeri e la soggettazione corrispondono nel catalogo a stampa del 1882, in cui sono presenti lastre inventariate dalla 203 alla 208, che trovano corrispondenza sui negativi presenti nel fondo. Come per molte delle lastre Ricci, che come sappiamo, dal 1882, anno di pubblicazione del terzo catalogo, attribuì un numero di inventario che rimase poi definitivo, potremmo supporre che anche gli scatti oggetto di studio, fossero potuti appartenere, vista anche la perfetta corrispondenza nella soggettazione, al catalogo del 1877. L'analisi delle fasi della storia dei restauri ci dice, attraverso la guida di Ravenna edita da Corrado Ricci nel 1897, che le sette transenne e l'impronta di un'Arpia vennero rimosse dal pavimento originario nel 1890 e che nel 1897 erano ancora conservate presso il Tesoro della Cattedrale. Apprendiamo dal volume citato in questa scheda (Gardini, Novara 2011), che Luigi Ricci documentò questa nuova ridisposizione dei reperti nella Sala Lapidaria, prima dell'intervento del soprintendente Giuseppe Gerola, fondatore, nelle prime due decadi del Novecento, del vero e proprio Museo Arcivescovile. Incrociando i dati ed analizzando i soggetti ritratti nelle lastre oggetto di studio, le transenne ritratte dal Ricci potrebbero essere state ritratte quando ancora in situ e cioè prima degli anni 1889-91 quando vennero recuperate dal pavimento a cura della Soprintendenza ai monumenti. Le transenne maggiori dovevano trovarsi ai lati del riquadro istoriato antistante la porta d'accesso alle due cappelle laterali del transetto mentre le transenne minori si dovevano trovare dietro l'altare; per una descrizione specifica dell'antica collocazione, si vedano le titolazioni presenti sui cataloghi Ricci e riportate nel campo OSS, che avvalorerebbero anch'esse la tesi dello scatto fotografico nella collocazione originaria. Questo dato storico, l'analisi dei soggetti ritratti nelle lastre e il confronto con i cataloghi Ricci, consentono di circoscriverle tra il 1877 e il 1889
  • TIPOLOGIA SCHEDA Fotografia
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800649486
  • NUMERO D'INVENTARIO 14608
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini
  • DATA DI COMPILAZIONE 2017
  • ISCRIZIONI supporto primario: lato emulsione: su etichetta: in basso a sinistra - 207 - capitale -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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