Ravenna. Battistero della Basilica Ursiana, mosaico angolare con motivi decorativi e profeta

negativo, post 1877 - ca 1882
  • OGGETTO negativo
  • SOGGETTO Emilia Romagna - Ravenna - Complessi monumentali - Cattedrale della Risurrezione di Nostro Signore Gesù Cristo - Battistero Neoniano
    Mosaicisti - Italia - 449-550 - Maestranze romane
    Scultori - Italia - Sec. V - Maestranze ravennati - Maestranze romane
    Mosaici - Decorazione musiva - Colonna angolare - Arco - Fascia decorativa - Girali - Profeti - Iscrizioni
    Scultura - Decorazione ornamentale - Pareti - Pilastri - Colonne - Capitelli - Tarsie - Stucchi - Pulvini - Mensole
    Architettura religiosa - Chiese - Cattedrali - Battistero - Interno
    Architetti - Italia - Sec. V - Maestranze ravennati - Maestranze romane
  • MATERIA E TECNICA VETRO
    collodio
  • MISURE Misura del bene culturale 0800649402: 24x19,5 ca cm
  • CLASSIFICAZIONE DOCUMENTAZIONE DEL PATRIMONIO STORICO ARTISTICO
  • ATTRIBUZIONI Ricci, Luigi (1823-1896): fotografo principale
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini
  • LOCALIZZAZIONE Basilica ed ex Monastero benedettino di San Vitale
  • INDIRIZZO via San Vitale, 17, Ravenna (RA)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La lastra oggetto d'esame, appartiene al fondo denominato Santa Teresa, dal nome dell'ospizio in cui, negli anni Settanta del Novecento, vennero rintracciati 846 negativi su lastra di vetro, prevalentemente al collodio, realizzati dalla ditta Luigi Ricci tra il 1869 ca. e il 1914. Le lastre, tra il 1979 e il 1980 vennero ufficialmente acquisite in donazione dalla Soprintendenza di Ravenna, e costituiscono molto probabilmente il deposito che negli anni Trenta, Corrado Ricci, figlio dello stesso Luigi e fondatore della Soprintendenza ai Monumenti di Ravenna, Santi Muratori, direttore della Biblioteca Classense e Renato Bartoccini, l'allora soprintendente ai Monumenti, cercarono invano di far acquisire al Comune di Ravenna per la fototeca dell'Istituto di Studi Bizantini. Per notizie biografiche su Luigi Ricci, si veda la ricca bibliografia prodotta da Paola Novara, allegata a questa scheda. L'arco cronologico di riferimento della lastra in esame, è stato desunto dall'analisi dei cataloghi Ricci. Sulla lastra oggetto di studio oltre al numero che possiamo ricondurre all'inventario attribuito da Ricci presente nel catalogo del 1882 e che non venne più cambiato, è presente anche un' etichetta con altro codice numerico. Lo stesso accade ad altre 8 lastre che continuano la numerazione con numeri consequenziali da 1 a 8 e che rappresentano lo stesso soggetto. Il gruppo di lastre, viste le affinità iconografiche e stilistiche, dimostra la volontà dell'autore di documentare in maniera più completa possibile le arcate dell'ordine inferiore, i numeri apposti sul bordo destro le mettono cosi in relazione e rappresentano un criterio di ordinamento delle stesse, all'interno del servizio fotografico. La lastra 145 è l'unica già pubblicata nel catalogo del 1869 ma è presente sulla stessa il secondo numero su etichetta, 1; questo fa presupporre che il succitato criterio di ordinamento del servizio, sia avvenuto successivamente, o nel 1877 o nel 1882, quando cioè vennero realizzate le successive lastre. Nella prima edizione del catalogo di Luigi Ricci del 1869 compare un gruppo di 7 lastre, con numero progressivo dalla 51 alla 57, che rappresentano “tavole del Battistero della Basilica Ursiana”. Nel catalogo del 1877, il gruppo delle lastre dedicate allo stesso monumento aumenta, 18 lastre numerate dal 74 al 91 e cosi anche nel catalogo del 1882, in cui sono presenti ulteriori tre lastre raffiguranti il Battistero Neoniano. In quest'ultimo documento troviamo per la prima volta corrispondenza tra i numeri inventariali presenti sullo stesso e quelli iscritti su etichetta incollata, come era solito fare Luigi Ricci, sull'angolo inferiore sinistro, nelle lastre oggetto di studio. La descrizione iconografica però, in molte delle lastre, corrisponde sia nel catalogo del 1877 che in quello del 1882 e ciò a supporto della tesi che si tratti delle stesse lastre ma con una numerazione inventariale differente, cambiata dall'autore, negli anni e nel corso delle diverse pubblicazioni. La Novara, nel volume del 2006, in merito ai cataloghi della Ditta Luigi Ricci ricorda: “i cataloghi possono essere distinti in relazione alla sequenza numerica. Il primo catalogo, stampato nel 1869, conteneva una sequenza numerica che fu completamente sostituita nel secondo, che data al 1877. Anche la sequenza del 1877 fu completamente cambiata nel successivo catalogo del 1882. La numerazione attribuita nel 1882 venne mantenuta nei successivi tre cataloghi del 1895 1900 e 1914 che furono solo ampliati di nuove foto.”
  • TIPOLOGIA SCHEDA Fotografia
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800649402
  • NUMERO D'INVENTARIO 14130
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini
  • DATA DI COMPILAZIONE 2017
  • ISCRIZIONI supporto primario: lato emulsione: su etichetta: in basso a sinistra - 149 - numeri arabi -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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